Disposta l’autopsia, comunità sotto shock
L’autorità giudiziaria ha immediatamente disposto l’autopsia per chiarire le esatte cause della morte, anche se l’ipotesi principale resta quella dell’annegamento dovuto alla corrente. Nessun segno di violenza è stato riscontrato, ma l’esame autoptico sarà fondamentale per confermare le dinamiche. Nel frattempo, la comunità di Cornate d’Adda è sconvolta. Il ragazzo era conosciuto, frequentava la scuola del territorio e si era ben integrato. Sui social network si moltiplicano i messaggi di cordoglio e di tristezza, con molti utenti che commentano amaramente: “Parte la stagione, prima tragedia”.

Un’estate che inizia nel dolore
Questo dramma riapre la riflessione sui pericoli dei bagni nei fiumi, anche in punti apparentemente tranquilli. L’Adda, in particolare, è noto per avere tratti insidiosi, dove la corrente può cambiare improvvisamente. Ogni estate, purtroppo, si verificano episodi simili. Le autorità ribadiscono l’invito alla massima prudenza, soprattutto tra i più giovani, spesso inconsapevoli dei rischi. Il primo vero caldo estivo si è portato via una giovane vita, lasciando una famiglia distrutta, degli amici sotto shock e una comunità che si stringe nel dolore. La speranza è che questa tragedia non sia dimenticata in fretta, ma serva almeno a evitare nuovi lutti. Il sedicenne era uscito di casa per cercare sollievo dal caldo. Ha trovato la morte in un fiume che sembrava, solo un attimo prima, un rifugio innocuo.