
Dopo il raid condotto dagli Stati Uniti contro l’Iran nella notte, l’Italia si risveglia in stato di massima allerta. Le principali basi militari americane sul territorio nazionale, da Aviano a Sigonella, sono finite sotto una stretta sorveglianza: secondo fonti qualificate, i protocolli di sicurezza sono stati innalzati al livello massimo.
Misure straordinarie sono scattate in tutte le installazioni statunitensi presenti nella Penisola. L’obiettivo: proteggere personale, strutture e attività operative da possibili ritorsioni o atti dimostrativi. Una fonte della Difesa italiana riferisce che la cooperazione con il comando USA è “continua e rafforzata” e che l’Italia è pronta a “gestire qualsiasi sviluppo con rapidità e fermezza”.

Obiettivi sensibili sorvegliati speciali su tutto il territorio nazionale
Non si tratta solo di basi militari. Il governo italiano ha disposto una massiccia intensificazione dei controlli su una vasta gamma di obiettivi sensibili: dalle sedi diplomatiche alle istituzioni religiose, dai centri economici strategici ai luoghi della cultura e del turismo.
Particolare attenzione è riservata alle infrastrutture e ai simboli legati agli Stati coinvolti nel conflitto in Medio Oriente, con un’attenzione crescente per il rischio di azioni dimostrative o attacchi asimmetrici. Secondo fonti interne al Viminale, l’allerta “è alta, ma sotto controllo”, con tutte le prefetture mobilitate per attuare piani coordinati di prevenzione e reazione rapida.
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