

Le parole della famiglia di Simona
“Ringraziamo i carabinieri e la procura per l’incontro che è stato molto utile. Speriamo di avere delle risposte dall’autopsia, non possiamo fare altro che aspettare”, ha dichiarato Gabriele Cinà, fratello maggiore della ragazza. All’audizione erano presenti anche i genitori, Giusy e Luciano, la sorella Roberta e la cugina Gabriella, insieme agli avvocati Gabriele Giambrone e Davide Carnese. La convocazione aveva lo scopo di ricostruire ogni dettaglio della vita di Simona e le sue ultime ore, per comprendere meglio quanto accaduto.
Testimonianze e accertamenti su Simona Cinà
Le indagini non si limitano all’ambito scientifico. I carabinieri hanno ascoltato anche persone che avevano un legame affettivo con la ragazza. Nella giornata di ieri è stato sentito Francesco Tilotta, ex fidanzato di Simona nel 2022 e recentemente tornato suo amico.
“Aveva due cieli negli occhi”, ha dichiarato prima di entrare in caserma, “mi sono fatto mille ipotesi in testa ma non mi spiego come sia potuto succedere”. L’audizione, richiesta dalla famiglia Cinà, si aggiunge alle altre raccolte nei giorni precedenti, a conferma della volontà degli investigatori di non trascurare alcuna pista.
Il ricordo di Simona Cinà: tra sport, famiglia e studio
Dalle testimonianze raccolte emerge l’immagine di una ragazza positiva, impegnata nello sport e dedita agli affetti familiari. “Simona era una ragazza splendida, era per me una persona molto importante”, ha raccontato la cugina Gabriella, anch’ella ex pallavolista. “Parlavamo spesso di pallavolo, perché anche io ci ho giocato. E degli studi, perché lei amava tanto i libri, come la sorella”. Lontana dagli eccessi e immersa nelle sue passioni, Simona era considerata una giovane con pieno controllo della propria vita. La sua morte improvvisa e inspiegabile rende ancora più difficile per tutti accettare quanto accaduto.