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Simona Cinà, le parole dell’ex fidanzato: “Chi era davvero”

La scomparsa di Simona Cinà ha colpito profondamente la città di Bagheria e l’intera provincia di Palermo. La giovane, ventunenne, è morta in circostanze ancora da chiarire durante una festa di laurea, lasciando dietro di sé dolore, incredulità e numerose domande. Familiari, amici e conoscenti si interrogano sulle cause dell’accaduto, mentre la comunità si stringe intorno alla famiglia.

L’autopsia, ancora in corso, dovrà stabilire con esattezza quali siano stati i fattori che hanno portato al decesso. Nel frattempo, emergono dettagli sulla personalità di Simona, sulla sua vita e sulle sue abitudini, che sembrano escludere comportamenti a rischio.

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Il ricordo di un’amica e le parole dell’ex fidanzato

La giovane era conosciuta per la sua dedizione allo sport, in particolare al beach volley. Il suo stile di vita era improntato alla salute e alla disciplina, come confermato da chi le era vicino. L’ex fidanzato Francesco Tilotta, oggi suo amico, ha dichiarato: “Litigavamo perché ogni tanto fumavo una sigaretta, e lei non voleva nemmeno sentire l’odore del fumo”.

Racconti come questo dipingono il profilo di una ragazza attenta, determinata e profondamente legata ai propri valori. Il racconto di Francesco continua: “Simona era una brava ragazza, sì, ma dire solo questo è riduttivo. Era intelligente, determinata, sempre allegra”.

I dettagli della serata e le indagini in corso

I due si erano conosciuti tre anni prima durante una grigliata, in occasione del 25 aprile. Da quell’incontro era nata una relazione, proseguita poi in una solida amicizia. Francesco sottolinea come Simona fosse una persona equilibrata, lontana da eccessi: “Quando c’erano feste o compleanni magari si concedeva una birra, ma non l’ho mai vista nemmeno un po’ su di giri. Mai fuori controllo, mai fuori posto”.

Queste dichiarazioni si aggiungono alle testimonianze di chi era presente alla festa. Un’amica di Simona ha confermato che la ragazza sembrava stare bene durante la serata, giocando in acqua e divertendosi senza apparenti problemi. “Sono tormentata dal rimorso”, ha confessato, spiegando di non riuscire a spiegarsi come Simona abbia potuto annegare in quella situazione. Le indagini della Procura di Termini Imerese sono in pieno svolgimento. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e ricostruendo la sequenza degli eventi che hanno preceduto la tragedia. Non si esclude nessuna pista e l’attenzione resta alta su ogni dettaglio emerso dagli interrogatori delle persone presenti alla festa.

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