La scelta strategica e la priorità del singolare
Jannik Sinner va verso la rinuncia al doppio misto agli US Open, dove avrebbe dovuto far coppia con Katarina Siniakova. Non si tratta di un segno di debolezza, ma di estrema maturità e pragmatismo. Il numero uno del mondo sa che la posta in gioco agli Us Open è altissima: non solo la conquista di uno Slam, ma anche il mantenimento della leadership nel ranking ATP, insidiata proprio dal suo eterno rivale, Carlos Alcaraz. Partecipare a un’altra competizione, per quanto affascinante, rappresenterebbe un rischio non calcolato di sovraccarico fisico e mentale. Il tennis moderno, a questi livelli, richiede una gestione minuziosa delle energie e una pianificazione perfetta del calendario. Ogni partita in più, ogni minuto trascorso in campo, ha un costo energetico che potrebbe fare la differenza nelle fasi finali di un torneo massacrante come lo Slam americano. Pertanto, la scelta di dedicarsi interamente alla preparazione del singolare è la più sensata e logica, un vero e proprio investimento a lungo termine sulla sua carriera e sui suoi obiettivi più ambiziosi. L’attesa dell’annuncio ufficiale è quasi una formalità, un atto dovuto prima di poter confermare una mossa che il buon senso e le recenti vicissitudini rendono già certa.

Gli Us Open come banco di prova e la ricerca della perfezione
Nonostante il ritiro, il torneo di Cincinnati ha fornito a Sinner preziose indicazioni. L’azzurro stesso lo ha definito un “buon test” e una “settimana molto positiva”, a dimostrazione di come anche un epilogo sfortunato possa offrire spunti di riflessione. Sinner ha infatti riconosciuto che c’è ancora “spazio per migliorare”, evidenziando una mentalità da campione che non si accontenta mai e che è costantemente alla ricerca della perfezione. Ha già identificato i punti cruciali su cui concentrarsi in vista degli Us Open, in particolare il servizio e le percentuali di prime. Questi aspetti del suo gioco, se perfezionati, potrebbero fare la differenza e renderlo ancora più competitivo, specialmente nei momenti di pressione e negli scambi prolungati che caratterizzano gli incontri degli Slam. L’allenamento che seguirà i giorni di riposo sarà quindi mirato e intensivo, focalizzato a limare quelle imperfezioni che, se non corrette, potrebbero costargli caro. L’approccio di Sinner è sempre lo stesso: guardare avanti, analizzare gli errori e lavorare sodo per non ripeterli. La sua determinazione e la sua capacità di trasformare una battuta d’arresto in una lezione per il futuro sono i veri punti di forza del suo carattere. Gli Us Open non saranno solo un torneo da vincere, ma una sfida con sé stesso, per dimostrare di aver imparato la lezione di Cincinnati e di essere pronto a spingersi ancora più lontano.