Le difficoltà contro Auger-Aliassime
La semifinale contro Auger-Aliassime si è rivelata più dura del previsto. “Gli avevamo detto di servire in un certo modo, ma non se l’è sentita. Anche nel gioco ha preferito colpire verso il centro del campo, esponendosi così ai colpi a uscire del canadese, che ha giocato una partita straordinaria”, ha spiegato ancora Vagnozzi.
Nonostante ciò, col passare dei game Sinner è riuscito a ritrovare i suoi automatismi abituali, dimostrando ancora una volta una tenuta mentale che lo ha portato fino in fondo al match.
La finale contro Alcaraz
Superata la paura, ora lo sguardo è rivolto al grande appuntamento di domenica 7 settembre: la finale degli Us Open contro lo spagnolo Carlos Alcaraz. Un duello che promette spettacolo assoluto e che rievoca le sfide già vissute tra i due giovani campioni. “Sarà una sfida spettacolare. Anche se si conoscono bene, ci sono sempre delle nuove strategie che in un incontro del genere possono funzionare”, ha commentato Vagnozzi, lasciando intendere che il lavoro tattico sarà decisivo.
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La preparazione in vista dell’ultimo atto
Lo staff di Sinner non vuole lasciare nulla al caso. Dopo la battaglia in semifinale e il piccolo spavento fisico, la parola d’ordine è recupero. “Adesso andiamo a dormire: domani, con calma, studieremo il da farsi”, ha concluso l’allenatore. Tutto ruoterà attorno alla condizione dell’azzurro, che dovrà arrivare all’appuntamento con Alcaraz al meglio, pronto a confermarsi sul tetto del tennis mondiale.