La polemica nonostante la finale
L’Italia è riuscita a staccare il pass per la semifinale di Coppa Davis. Spinta dai successi del suo numero uno Jannik Sinner e nel doppio decisivo vinto al fianco di Matteo Berrettini contro gli specialisti Gonzalez/Molteni (6-4 7-5), la squadra capitanata da Filippo Volandri ha conquistato la possibilità di giocarsi un posto in finale contro l’Australia.
Nonostante abbiano giocato il doppio decisivo e l’uno al fianco all’altro, berrettini e Sinner non hanno indossato la stessa divisa azzurra durante la partita contro l’Argentina. Come spesso capita anche nei normali tornei del circuito maggiore, ogni giocatore ha il proprio sponsor che fornisce l’abbigliamento da gara. Anche in coppa Davis vale la stessa regola. Ma non solo. Innanzitutto, l’Italia e l’Argentina si sono presentate praticamente con la stessa divisa: cappellino bianco, maglia azzurra, pantaloncini e calzini bianchi. Tanto che qualcuno ha commentato “Sembra uno di quei videogiochi in cui puoi giocare contro te stesso. Chissà se almeno le mutande ce le hanno di colore diverse“.
Ulteriore problema riguarda il campo indoor: dello stesso azzurro delle maglie dei vari Sinner, Berrettini e Musetti, nonché di quelle degli atleti argentini, definito “cromaticamente fastidiosissimo“.