
All’Arthur Ashe Stadium, durante la finale degli US Open tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz (domenica 7 settembre), c’era una tifosa davvero speciale nel box dell’azzurro: Lindsey Vonn. La leggenda dello sci alpino — che ha collezionato vittorie Olimpiche e mondiali — ha seguito la finale da vicino, seduta proprio nel box di Sinner accanto ai suoi allenatori Darren Cahill e Simone Vagnozzi.
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Un’amicizia nata tra le piste da sci
Il legame tra Sinner e Vonn va oltre il tennis: il tennista italiano, da giovane campione junior di sci alpino, ha condiviso con lei la passione per gli sci. Vonn ha raccontato in un’intervista come questo abbia rafforzato la loro connessione: “Lui viene dallo sci… è un tipo timido, umile e sempre gentile… quella prospettiva è davvero diversa e lo avvantaggia.”
Nel corso del tempo, tra chiacchiere e giorni passati sulle piste, è nata un’amicizia vera e profonda che supera i confini dello sport, tanto da spingerla a viaggiare fino a New York per sostenerlo nella partita più importante.
Il parterre stellare della finale US Open
Ma Lindsey Vonn non è stata la sola stella tra il pubblico. Il match ha attirato una platea di VIP impressionante, tra sport, musica e celebrità del grande schermo:
• Stephen Curry (NBA), Bruce Springsteen, Usher, Sting, P!nk, Anna Wintour, Danny DeVito, Ben Stiller, Michael J. Fox, Alec Baldwin, Mindy Kaling e BJ Novak.
• Anche ex leggende del tennis come Martina Navratilova, Marat Safin, Ivan Lendl e Stefan Edberg erano presenti, insieme a John McEnroe e Jimmy Connors, avvistati insieme a Sinner prima della finale.
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Alcaraz migliore al mondo
La terza finale consecutiva a livello di Grand Slam tra i due dominatori del circuito è stata subito presa in mano da Alcaraz, che ha dominato il primo set con un netto 6-2, prima di subire nel secondo il break di Sinner che illude con un 6-3 di grande solidità (ed è il primo parziale perso nel torneo da Carlos), ma il servizio di Jannik non è quello dei giorni migliori e nella terza e quarta frazione non c’è niente da fare, con il classe 2003 iberico che esonda chiudendo 6-1 e 6-4 dopo oltre 2h40’ di partita.
Alcaraz diventò n° 1 del mondo a soli 19 anni proprio a New York, vincendo gli US Open 2022, Sinner resta a quota 4 Slam in bacheca su 6 finali disputate (6 su 7 nelle partite per il titolo da parte del suo grande rivale), ma il suo 2025 è semplicemente leggendario, arrivando sempre alla sfida decisiva in ogni major, e non finisce certo qui con gli ultimi due grandi obiettivi tra Finals di Torino e tentativo di tris con la nazionale in Coppa Davis.
Quando lo sport diventa spettacolo globale
La presenza massiccia di celebrità ha trasformato questa finale in un evento dal respiro internazionale. Non solo un match di tennis, ma una vera e propria passerella di glamour e rappresentanti dello show business, che hanno contribuito a riempire lo stadio di energia, emozione e visibilità mediatica.