L’area centrista e le sfide interne
Interessante il quadro dei partiti centristi. Italia Viva di Matteo Renzi scende al 2,2% (-0,1), mentre Azione di Carlo Calenda mette a segno un boom: avanza al 3,6% (+0,6). Un dato che segnala una ripresa di consenso in un’area politica spesso frammentata.
Equilibri tra maggioranza e opposizione
Il bilancio complessivo vede quindi un centrodestra ancora avanti con il 47,9%, contro il 43,3% delle forze di centrosinistra. Fratelli d’Italia rimane il motore della coalizione, mentre Pd e AVS appaiono le forze più dinamiche sul fronte opposto. Il crollo del M5S, la difficoltà di Forza Italia e il parziale rilancio di Azione delineano un quadro fluido, in cui le alleanze e le strategie di leadership potrebbero risultare decisive in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
La Supermedia conferma dunque tre punti chiave: la solidità di Meloni come leader del primo partito italiano, la tenuta del Pd con piccoli segnali di crescita e la flessione del M5S, che paga mesi di difficoltà politica. Sullo sfondo, la frammentazione dell’area centrista continua a rendere incerto il peso di quella parte di elettorato. Una fotografia in movimento, che mostra come i consensi si spostino in modo graduale ma costante, lasciando aperti scenari complessi per il futuro della politica italiana.