Movimento 5 Stelle: consenso in calo e ruolo indefinito
Il Movimento 5 Stelle si colloca ancora una volta in una posizione intermedia. Con il 12,2%, il partito guidato da Giuseppe Conte perde terreno e continua a mostrare segnali di stallo. I numeri indicano una fase di difficoltà, in cui il M5S non riesce né a recuperare consensi significativi né a imporsi come perno di un’alternativa credibile al centrodestra.
La flessione appare legata anche a una linea politica percepita come poco incisiva e a una collocazione che oscilla tra opposizione e dialogo, senza una chiara identità riconoscibile agli occhi dell’elettorato.

Il centro cresce, ma resta fuori dai giochi principali
Il dato più dinamico della Supermedia riguarda l’area centrista. Azione cresce e raggiunge il 3,5%, beneficiando di una maggiore esposizione mediatica su temi internazionali, in particolare sulla guerra in Ucraina e sulla politica estera europea. Un recupero che segnala vitalità, ma che resta confinato a percentuali limitate.
Italia Viva, invece, arretra leggermente, scendendo al 2,5%. Nel complesso, il cosiddetto Terzo Polo arriva al 5,9%, un risultato che mostra movimento interno ma che non consente ancora al centro di diventare decisivo negli equilibri politici nazionali o di incidere realmente sulle dinamiche di governo e opposizione.
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Una fotografia di fine anno senza scossoni
La Supermedia di fine 2025 restituisce quindi un quadro di stabilità diffusa. I principali partiti mantengono le proprie posizioni, i margini di crescita appaiono limitati e non emergono segnali di un cambio di fase imminente. Il primato di Fratelli d’Italia resta solido, mentre le opposizioni continuano a muoversi senza riuscire a ridurre in modo significativo il divario.