
Secondo il più recente sondaggio politico elaborato da Renato Mannheimer e pubblicato su ItaliaOggi e riportato da Business.it rivela una tendenza ormai consolidata: Fratelli d’Italia continua a rafforzare la propria posizione, raggiungendo un consenso che si aggira intorno al 31% secondo le rilevazioni di Eumetra e Swg. La formazione guidata da Giorgia Meloni si conferma così come la principale forza politica italiana, consolidando la leadership del centrodestra e ampliando il divario con le forze concorrenti. Questi dati si spiegherebbero con uno svuotamento del centro e una crisi dei partiti minori. L’analisi completa di ciò che sta accadendo.

Italia: l’equilibrismo del potere in un Paese che cambia
L’Italia sta attraversando uno di quei momenti in cui la politica sembra camminare su un filo teso tra emergenze economiche, tensioni sociali e fragilità geopolitiche. Inflazione che continua a mordere i redditi delle famiglie, produttività stagnante, bilanci pubblici sotto pressione per il debito che non dà tregua, mercato del lavoro che fatica a offrire salari adeguati. Sullo sfondo, la questione migratoria che torna a essere miccia di scontri politici e, fuori confine, un quadro internazionale che cambia rapidamente, imponendo nuove scelte di campo.
In un clima del genere, per chi governa il rischio di “mettere un piede in fallo” è sempre dietro l’angolo. Eppure Giorgia Meloni, arrivata a metà del suo mandato, sembra non pagare lo scotto della complessità. Anzi: Fratelli d’Italia resta stabilmente primo partito nelle rilevazioni demoscopiche.

La crisi dell’opposizione
Gli esperti si interrogano su cosa tenga così solida la base elettorale della premier. Una delle interpretazioni più diffuse guarda all’opposizione, ancora impigliata in dispute interne, nella ricerca di un’identità coerente e di un linguaggio capace di parlare davvero al Paese. Tra tatticismi, fratture e ambiguità, il fronte alternativo al governo appare spesso più impegnato a risolversi che a contrastare chi oggi guida Italia. La competizione politica somiglia così a una staffetta in cui il testimone rischia puntualmente di cadere a terra prima ancora che qualcuno riesca ad afferrarlo con decisione.
L’altra chiave di lettura si concentra invece sulla forza che la continuità può esercitare in un tempo carico di incertezze. Con le famiglie alle prese con prezzi che salgono, e un quadro globale che obbliga a scelte rapide e talvolta impopolari, molti italiani sembrano preferire chi dimostra sicurezza e coerenza di rotta. Meloni, nel suo ruolo istituzionale, ha costruito un’immagine di controllo e determinazione, mostrando un approccio netto alla politica estera e una comunicazione diretta che arriva facilmente all’opinione pubblica. In un contesto così fluido, il consenso può diventare il porto dove rifugiarsi per non perdere l’orientamento.
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