Le parole di Noemi Petracin sull’accaduto
La consigliera Noemi Petracin non si era accorta immediatamente del commento. È stata informata successivamente, ma ha espresso con fermezza la propria posizione: «Non importa a chi fosse rivolto, è il principio che va condannato», ha dichiarato in un’intervista a TorinoToday.
Petracin ha aggiunto: «Anche se dovessi credere alla sua versione, quel tipo di linguaggio non è accettabile. Non si tratta di una battuta, ma di un commento sessista e incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopriamo». Le sue parole hanno ricevuto ampio sostegno sia all’interno che all’esterno del partito.
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L’importanza di mantenere un comportamento consono e rispettoso
Il caso ha rapidamente fatto il giro dei media locali e nazionali, rilanciando il dibattito su sessismo nella politica italiana e sulla responsabilità dei rappresentanti istituzionali. Il Pd ha ribadito la necessità di mantenere un comportamento consono e rispettoso, soprattutto in contesti pubblici. Con l’espulsione di Pera, il Partito Democratico lancia un segnale chiaro: non c’è spazio per atteggiamenti sessisti tra le proprie fila. La linea adottata dai vertici torinesi è stata giudicata da molti come un atto dovuto e coerente con i valori del partito.
L’episodio ha scosso l’ambiente politico torinese e acceso una riflessione più ampia sull’uso delle parole nella sfera pubblica. Per molti, non basta prendere le distanze a posteriori: servono prevenzione, formazione e cultura del rispetto in ogni ambito della vita politica.