Come stanno le altre vittime
Sempre nella tarda serata di ieri, come riportato da AGI, è stata dichiarata la morte cerebrale per Paolo Sanna, 59 anni, il vicino di casa che l’omicida aveva colpito dopo averlo incontrato casualmente nel pianerottolo dopo la strage. Resta in terapia intensiva la madre di Gleboni, Maria Esterina Riccardi, 83 anni, alla quale il figlio ha sparato prima di togliersi la vita. L’unico sopravvissuto, ferito di striscio, è il figlio 14enne dell’operaio, che è fuori pericolo. (Continua a leggere dopo le foto)
A quanto pare marito e moglie, che vivevano insieme, stavano per separarsi. Il vicino di casa Armando Lodi ha detto: “Roberto era una persona tranquillissima, molto disponibile. Giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua, sapendo che mi serviva. Una persona tranquilla, disponibile con il prossimo e amante degli animali. Era un operaio forestale, guidava i mezzi”. Ma c’è chi racconta altro: “Spesso urlava. A volte sembrava prepotente e quasi esaltato. Era possessivo e aveva una mania di controllo smodata, soprattutto su moglie e figli”, ha riferito al Corriere una persona vicina alla famiglia. Ora spetta agli inquirenti ricostruire la verità.