Il racconto agghiacciante di Riccardo, autore della strage di Paderno
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il ragazzo reo confesso della strage di Paderno è stato nuovamente interrogato nel pomeriggio su richiesta dei magistrati della Procura dei minori che indagano sul caso, raccontando cosa sia successo quella sera: “Una serata normalissima, io e mio fratello eravamo in camera con degli amici, stavamo giocando alla PlayStation. Poco dopo le dieci sono andati a letto”. Qualche momento dopo, Riccardo è sceso in cucina per prendere un coltello da carne ed era risalito per compiere il massacro dirigendosi per prima cosa accanto al letto in cui dormiva il fratellino di 12 anni. Il legale di Riccardo ha poi rivelato del loro colloquio nel quale l’assistito sarebbe consapevole di aver fatto «una cosa sbagliata ma estemporanea, è chiaro che se ci avesse riflettuto non l’avrebbe fatto. Un gesto che non avrebbe mai compiuto». Tuttavia, i magistrati ribadiscono l’aggravante della premeditazione.
“Lorenzo era legatissimo a lui, lo vedeva come esempio nella scuola, nello sport, cercava di imitarlo”, ha ricordato straziato un professore di Riccardo oggi in pensione, Enzo Santagada. “Il Comune di Paderno Dugnano si è già messo a disposizione, per coordinare un intervento con gli specialisti dell’Emdr, ovvero della psicologia dei disturbi post-traumatici – ha spiegato la preside Antonella Caniato –. Non è un incidente, che già sarebbe un trauma da gestire, ma è una tragedia che toglie il fiato, che pensi non passa capitare mai, a maggior ragione ai nostri ragazzi, alle nostre famiglie”.