Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Strage di Paderno, la notizia dal carcere su Riccardo: cosa sta facendo

Strage Paderno Riccardo carcere

Il 17enne ha sterminato la sua famiglia nella loro abitazione di Paderno Dugnano nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre 2024. Il ragazzo ha inferto in tutto 68 coltellate alla madre, al padre e al fratellino di 12 anni. Riccardo attualmente è rinchiuso nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Il cappellano del carcere don Burgio ha fatto sapere come sta passando questi giorni di reclusione e cosa avrebbe chiesto. (Continua dopo le foto)

Leggi anche: Sharon Verzeni, le confessioni da brividi di Sangare

Leggi anche: Antonello Venditti, nuova gaffe dopo gli insulti alla fan: cos’è successo

Strage di Paderno, cosa sta facendo Riccardo in carcere

Cosa ha detto l’avvocato di Riccardo

L’avvocato difensore del 17enne, Amedeo Rizza, ha fatto sapere che il giovane è decisamente turbato. “Ripercorrere i momenti salienti di quello che è accaduto lo turba. Alterna un racconto apparentemente tranquillo a momenti di pianto a dirotto. Il pensiero di quello che ha fatto comporta uno stato d’animo molto agitato e provato”, ha detto il legale. Durante l’incontro, Rizza ha spiegato al suo assistito “come funziona l’udienza di convalida di oggi, l’atto più importante di questa fase pre cautelare. Sa che dovrà affrontare ancora questo atto e sa che dovrà rispiegare per la terza o quarta volta quello che è successo, cosa che ovviamente un po’ lo turba”, ha affermato. Ciò che bisognerà capire è se l’assassinio della sua famiglia è stato un gesto premeditato. (Continua dopo le foto)

Leggi anche: Strage di Paderno, il nonno di Riccardo rompe il silenzio

Leggi anche: Terremoto in Italia nella notte: la zona colpita

Cosa ha detto Riccardo sulla strage di Paderno

Il 17enne ha già raccontato com’è andata quella notte. Dopo la festa di sabato sera per il 51esimo compleanno del papà, è sceso in cucina e ha preso un coltello da carne. Poi ha avuto “un’esplosione”. “Io non ho riflettuto perché, se avessi riflettuto, non lo avrei fatto. Ho agito di impulso”, le parole del ragazzo, che ha ammesso che “covava quel malessere esistenziale da tempo”, ma che mai avrebbe pensato che l’avrebbe portato ad uccidere i suoi cari. Riccardo ha fatto sapere che si sentiva “estraneo al mondo”. E mentre si cerca di capire se il gesto fosse premeditato o meno, si ragiona sulla 68 coltellate. “Non si è reso conto. Sono tante, sì. Anche quello potrebbe rappresentare il fatto che non era in sé”, ha detto l’avvocato del giovane. La difesa nominerà un consulente per portare avanti una richiesta di perizia. “Solo un medico ci potrà dire se questo disagio sia in realtà un disturbo più grave”, le parole del legale. Uno dei prossimi passi dell’inchiesta, sarà l’analisi sui diversi dispositivi sequestrati (tablet, telefoni e pc) per verificare se siano state fatte ricerche online che possano chiarire qualche aspetto della strage. Cosa sta facendo intanto il giovane in carcere?

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure