
Ilaria Salis, dopo la gioia il tonfo: cosa succede – «Non voteremo per la conservazione dell’immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti, rispettiamo le regole». Con queste parole, espresse durante una manifestazione di Forza Italia a Telese Terme, il vicepremier Antonio Tajani ha chiarito in modo perentorio la linea del suo partito sulla delicata questione dell’immunità parlamentare per Ilaria Salis.

Ilaria Salis, dopo la gioia il tonfo: cosa succede
La vicenda ha assunto una rilevanza centrale nel dibattito politico italiano e internazionale. Ilaria Salis, europarlamentare eletta nelle fila di Avs, era stata arrestata a Budapest nel febbraio 2023 con accuse gravi legate a presunti scontri con militanti di estrema destra ungheresi durante una manifestazione antifascista. Le immagini della sua detenzione, con manette e catene, hanno suscitato reazioni accese e mobilitato l’opinione pubblica a livello europeo. Dopo un periodo di detenzione cautelare in Ungheria, Salis aveva ottenuto gli arresti domiciliari, continuando a difendersi dalle accuse di lesioni aggravate e associazione a delinquere. L’elezione al Parlamento europeo, avvenuta nell’estate 2024, le ha conferito lo status di immunità parlamentare, consentendole di tornare in Italia e riacquistare una certa libertà personale.

Le autorità ungheresi hanno presentato una richiesta formale
Le autorità ungheresi hanno tuttavia presentato una richiesta formale al Parlamento europeo per la revoca dell’immunità, ritenendo necessario proseguire con il procedimento penale. Il caso ha così sollevato un acceso confronto tra chi difende il diritto alle garanzie di ogni cittadino, anche se parlamentare, e chi sottolinea l’incompatibilità tra le accuse e la permanenza nell’Europarlamento.
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