Indagato l’amico di Tatiana
Le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire in modo più approfondito dopo che la Procura ha iscritto Dragos nel registro degli indagati per istigazione al suicidio. Tale iscrizione ha dato impulso a una serie di attività investigative che hanno condotto al ritrovamento della giovane proprio nella mansarda di proprietà del ragazzo.
L’attenzione degli inquirenti si concentra in particolare sulla permanenza di Tatiana nella mansarda e sulle motivazioni che avrebbero spinto Dragos a non segnalare la sua presenza. Si cerca di accertare il momento esatto in cui la ragazza avrebbe chiesto ospitalità e di capire perché l’amico abbia scelto di non collaborare con le autorità, nonostante le ricerche fossero ormai diventate di dominio pubblico. Ulteriori approfondimenti riguardano anche i rapporti della giovane con un altro ragazzo che frequentava assiduamente. Gli investigatori non escludono alcuna pista e stanno valutando ogni elemento utile a ricostruire la dinamica degli eventi.
Leggi anche: “L’hanno dimenticato acceso in ospedale”. Italia, morta in modo atroce: errore sconcertante

Le reazioni della famiglia e della comunità
Il padre di Tatiana, Rino Tramacere, ha dichiarato: «Sto vivendo anticipatamente il mio Natale in famiglia», sottolineando il senso di sollievo provato dopo aver potuto riabbracciare la figlia. La comunità di Nardò si è stretta intorno alla famiglia, condividendo la gioia per il lieto fine e attendendo ora risposte chiare dalle indagini in corso.
Nonostante il felice epilogo, restano numerosi tasselli da chiarire per comprendere appieno le motivazioni dell’allontanamento e il ruolo delle persone coinvolte. Le autorità proseguono con le verifiche, nella speranza di ricostruire ogni dettaglio della vicenda e restituire serenità a tutti i soggetti interessati.