
La giornata di oggi segna un punto di svolta per la partito italiano. Poco prima delle 13, il segretario nazionale ha ufficializzato le proprie dimissioni dalla carica, attraverso una nota indirizzata al presidente e al segretario organizzativo. Il comunicato, diffuso in un momento delicato per la formazione politica, si limita a confermare la decisione senza aggiungere considerazioni di carattere politico o giudiziario.

“Si è dimesso”: un nuovo capitolo per il partito
Nel comunicato, ringrazia “tutti coloro che in questi anni hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito” e sottolinea il carattere “irrevocabile” delle sue dimissioni. Il gesto viene interpretato dagli osservatori come un atto di responsabilità nei confronti del partito, che aveva contribuito a rilanciare a partire dal 2023, soprattutto nell’area centrista siciliana.

Il contesto dell’inchiesta
La scelta del segretario arriva all’indomani della richiesta di arresto da parte della procura di Palermo, che lo vede indagato con l’accusa di essere presunto promotore di un’associazione a delinquere finalizzata a corruzione e turbativa d’asta. Nell’inchiesta sono coinvolti anche l’ex ministro Saverio Romano e altri sedici soggetti, tra imprenditori, manager di aziende pubbliche e dirigenti di enti regionali. Il leader democristiano, in passato presidente della Regione Sicilia, si trova così ad affrontare un nuovo passaggio giudiziario che scuote gli equilibri interni della Dc.
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