
Social. Un nuovo terremoto di magnitudo 6.2 ha scosso la regione della Papua Nuova Guinea, riaccendendo i timori di un’area già nota per la sua vulnerabilità sismica. L’evento sismico, avvenuto nelle prime ore del mattino, ha immediatamente attivato le autorità locali e gli istituti scientifici internazionali, impegnati nel monitoraggio delle possibili conseguenze. I dati iniziali forniti dagli esperti hanno delineato la portata del fenomeno, ma fortunatamente non sono stati riportati danni significativi.
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Scossa sismica al largo della Papua Nuova Guinea: epicentro nella Cintura di Fuoco
Secondo i sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la scossa principale è stata registrata alle 05:47 ora locale, con un ipocentro situato a circa 15 chilometri di profondità. La superficialità del sisma ha amplificato le vibrazioni percepite dalla popolazione, aumentando il rischio di danni, sebbene i primi rapporti indichino che le conseguenze siano state minime per le infrastrutture e gli abitanti. L’epicentro del sisma è stato localizzato al largo delle coste della Papua Nuova Guinea, una zona che fa parte della Cintura di Fuoco, famosa per la sua intensa attività sismica e vulcanica. Questa regione è geologicamente instabile a causa della convergenza di diverse placche tettoniche, tra cui la placca australiana e quella pacifica. L’interazione tra queste placche, che si muovono l’una contro l’altra, genera frequenti terremoti e attività vulcanica.
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