
Una fortissima scossa scuote le acque gelide del Pacifico settentrionale, senza preavviso. È notte, quando un boato profondo rompe il silenzio nella remota penisola della Kamchatka, lanciando segnali d’allarme non solo alla popolazione locale, ma anche ai sistemi di monitoraggio geologico di tutto il mondo. Le cifre sono discordanti, le fonti contrastano, ma tutte convergono su un punto: si è trattato di un terremoto di potenza significativa, con potenziali ripercussioni ben oltre i confini della regione in cui si è registrato. Nei minuti che hanno seguito la scossa è stata diramata l’allerta per il rischio di tsunami. Qual è la situazione ora.
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Terremoto Kamchatka: la scossa e la sua intensità
Un terremoto di magnitudo 6.6 secondo il Centro Tedesco GFZ (German Research Centre for Geosciences) ha colpito nella notte l’area al largo della penisola di Kamchatka, in Russia, una delle regioni più sismicamente attive del mondo. L’evento è stato localizzato a una profondità di circa 10 chilometri, una caratteristica che lo qualifica come sisma superficiale, potenzialmente più distruttivo in superficie.
Ma non tutti i dati concordano. Secondo Volcanodiscovery e EarthquakeTrack, due piattaforme internazionali di monitoraggio sismico, la magnitudo registrata sarebbe ben più alta: tra 7.3 e 7.4, con un epicentro situato tra i 140 e i 370 chilometri da Petropavlovsk-Kamchatsky, principale città della regione. La profondità stimata in questo caso è di circa 19 chilometri. La discrepanza tra le fonti lascia aperte ipotesi differenti sugli effetti locali e regionali dell’evento.
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Allerta tsunami dopo il terremoto in Kamchatka, Russia
La potenza del terremoto ha immediatamente fatto scattare l’allarme tsunami. Lo US Tsunami Warning System, ente statunitense preposto alla sorveglianza degli oceani, ha emesso una nota ufficiale: «onde di tsunami pericolose provocate da questo terremoto sono possibili entro 300 km dall’epicentro lungo le coste della Russia».
Non è la prima volta che la Kamchatka, affacciata sull’Oceano Pacifico e situata in pieno “Anello di Fuoco”, entra nelle cronache per eventi sismici potenzialmente catastrofici. Le autorità locali, allertate già pochi minuti dopo il sisma, hanno avviato le procedure di verifica dei danni, mentre la popolazione di alcune località costiere è stata invitata a mettersi in sicurezza lontano dalle aree a rischio. Per ora, non risultano comunicazioni ufficiali di danni strutturali gravi o vittime.
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