Un nuovo e intenso terremoto ha colpito il nord del Giappone, riportando la popolazione in uno stato di apprensione. La scossa, di magnitudo 6.7, è stata rilevata nella prefettura di Aomori, in un’area marittima che aveva già vissuto momenti di tensione nei giorni scorsi. Il movimento sismico è stato percepito distintamente sia sulla costa che nell’entroterra, spingendo le autorità giapponesi a dichiarare immediatamente uno stato di allerta.
Secondo la Japan Meteorological Agency, il terremoto si è verificato alle 11:44 ora locale (3:44 in Italia), a una profondità di circa 20 chilometri, raggiungendo il livello 4 sulla scala sismica giapponese. Sebbene non si tratti del valore più alto, è comunque sufficiente a generare forte preoccupazione e a far scattare i protocolli di sicurezza.
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Rischio tsunami e protocolli attivati
La possibilità di uno tsunami è stata alutata fin da subito, con le prime stime che prefiguravano onde alte fino a un metro. In risposta, le autorità locali hanno immediatamente invitato la popolazione delle aree costiere a evacuare le zone più esposte, in particolare nella stessa Aomori, dove i piani di emergenza sono stati applicati senza esitazione.
Le sirene hanno scandito minuti di grande tensione, mentre i sistemi di comunicazione diffondevano aggiornamenti continui sull’evoluzione del mare. Al momento non risultano danni gravi, ma i controlli continuano soprattutto nelle zone più isolate, dove la conformazione del territorio rende più difficili i collegamenti.
Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano hanno confermato la registrazione del sisma e sottolineato che la sequenza sismica nella regione potrebbe non essere terminata.
Un’area già colpita: giorni di paura
Il nuovo evento si inserisce in un contesto estremamente delicato. Pochi giorni fa la stessa regione era stata colpita da un violento terremoto di magnitudo 7.6, che aveva già portato la popolazione a uno stato di massima allerta. La vicinanza temporale tra due scosse così importanti alimenta il timore di una fase di forte instabilità geologica.
Il Giappone, situato sulla cosiddetta Cintura di Fuoco del Pacifico, è uno dei Paesi con il maggior rischio sismico al mondo. L’interazione tra le placche tettoniche che circondano l’arcipelago genera frequentemente terremoti di media e alta intensità, costringendo popolazione e istituzioni a vivere costantemente preparati a situazioni di emergenza.
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