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Terremoto in Italia: è successo all’alba

Verifiche e controlli dopo il terremoto

Le autorità locali hanno immediatamente attivato le procedure di controllo previste in caso di evento sismico. Squadre tecniche hanno effettuato ispezioni agli edifici pubblici, alle scuole e alle strutture considerate più a rischio, per verificare la presenza di eventuali danni o criticità. Al momento non sono stati segnalati danni a persone o cose e la situazione risulta sotto monitoraggio costante.

L’attenzione resta alta anche in considerazione della sismicità del Lazio meridionale, una zona che negli ultimi anni ha registrato episodi simili, fortunatamente quasi sempre di lieve entità. Gli eventi come quello di questa mattina contribuiscono a mantenere alta la percezione del rischio tra i cittadini, spingendo le amministrazioni a rafforzare le attività di prevenzione e informazione.

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La reazione della comunità e le misure preventive

La reazione della comunità, pur improntata alla prudenza, è stata caratterizzata dalla collaborazione tra residenti e istituzioni. Molte famiglie hanno scelto di rimanere vigili nelle ore successive, monitorando eventuali aggiornamenti dalle autorità. In alcuni quartieri, i cittadini hanno organizzato gruppi di controllo informale per verificare lo stato degli edifici e segnalare tempestivamente eventuali problematiche.

Le scuole e gli uffici pubblici sono rimasti aperti, dopo le opportune verifiche di sicurezza. L’evento ha rappresentato l’occasione per ricordare l’importanza delle misure di prevenzione e dei piani di emergenza, strumenti fondamentali per garantire la sicurezza della popolazione in caso di nuove scosse. Le istituzioni locali hanno ribadito l’impegno a mantenere alto il livello di attenzione e a promuovere la cultura della prevenzione sismica.

Tremano i palazzi

In tanti si sono svegliati. In particolare chi vive aipiani alti dei palazzi. «Sentito distintamente» racconta una donna che vive al settimo piano di uno stabile. «Ha tremato e scricchiolato tutto» conferma un uomo che vive in un appartamento al decimo piano. La scossa rilevata è una delle più forti registrate nel territorio pontino. L’ultima era stata rilevata il 19 agosto scorso: Terremoto a Latina, magnitudo 2.7: la scossa alle 12.24. Ero alla scrivania, ha tremato il pavimento». In quel caso l’epicentro era stato nella zona di Latina Scalo.

Sulla pagina social di Ingv tantissimi i commenti. La scossa è stata sentita in Ciociaria (Fiuggi, Morolo, Veroli) e in provincia di Roma (Colleferro, San Vito Romano, Fiumicino) e ovviamente in tutta la zona dei Monti Lepini. Tanti i commenti da Latina. «Ha tremato il letto e l’armadio», «Credevo che i vetri si frantumassero», ha scritto invece un utente da Sezze Scalo.

«L’armadio a parete ha rimbalzato contro il muro», ha commentato invece una lettrice del Messaggero. Per tantissime persone stamattina la sveglia è dunque suonata prima del previsto. Il sito Ingv conferma che il terremoto è stato localizzato in 8 città con almeno 50 mila abitanti, la più lontana Fiumicino a 69 chilometri di distanza. A Latina viene segnalato che alcune persone sono scese in strada a piazza Moro.

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