L’allarme dopo il terremoto in Cilento: paura tra la popolazione
Nonostante l’assenza di danni a cose o persone, la scossa di terremoto è stata percepita in maniera nitida da una parte della popolazione locale, creando un certo allarme. L’area del terremoto è una di quelle che maggiormente furono colpite dal devastante sisma del 1980: Ricigliano infatti è a poca distanza da Laviano, Balvano e Muro Lucano, oltre che dalla zona montuosa della Basilicata.
Il terremoto del 23 novembre 1980 colpì con una scossa di circa 90 secondi e un ipocentro a 10 km di profondità. L’evento interessò un’area di 17.000 km², dall’Irpinia al Vulture, tra le province di Avellino, Salerno e Potenza. I comuni più colpiti furono Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna, raggiungendo il X grado della scala Mercalli. Tuttavia gli effetti si estesero su gran parte dell’Italia centro-meridionale. Inoltre la frattura creata dal terremoto ha raggiunto la superficie terrestre generando una scarpata di faglia ben visibile per circa 35 km: una situazione piuttosto complessa e continuamente monitorata.
Per quanto riguarda l’ultimo evento sismico, gli esperti dell’Ingv stanno monitorando la situazione mentre le autorità hanno attivato le procedure di emergenza per garantire la sicurezza della comunità e per eventuali verifiche strutturali.