I Campi Flegrei
Questa mattina è stato registrato un nuovo terremoto a Napoli. Le regioni con un maggiore rischio sismico sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Zona 3(rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte. Una zona molto pericolosa a livello sismico in Campania è quella dei Campi Flegrei, che sono una vasta area di natura vulcanica della città metropolitana di Napoli, attiva da più di 80 000 anni. Abitati sin dall’epoca preistorica e protostorica, furono luogo dell’insediamento delle prime colonie della Magna Grecia nell’VIII secolo a.C., comprese tra gli odierni comuni di Bacoli e Pozzuoli. Costituiscono un territorio di rilevanza storica, culturale e geologica. (Continua a leggere dopo le foto)
L’area è una grande caldera in stato di quiescenza, con un diametro di 15-18 km, i cui limiti sono dati dalla collina di Posillipo, dalla collina dei Camaldoli, dal monte di Cuma e dal monte di Procida. La caldera si è generata a seguito di violente eruzioni, presumibilmente ignimbrite e tufo giallo. La caldera è costituita da numerosi crateri e piccoli edifici vulcanici (almeno ventiquattro), alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive o idrotermali (Solfatara, Pisciarelli). L’area dei Campi Flegrei è compresa nei comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli e Napoli.