L’inchiesta giudiziaria: accuse e sviluppi
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giorno dopo l’incidente Ferretti De Virgilis si sarebbe recato presso il cimitero per incontrare i familiari della vittima e avrebbe dichiarato di aver identificato tre presunti testimoni oculari dell’accaduto. Tuttavia, le successive verifiche condotte dalla Polizia locale e dalla Polizia stradale hanno smentito la presenza di tali testimoni sulla scena, riscontrando inoltre che la versione fornita non coincideva con la ricostruzione ufficiale: il veicolo del ragazzo era andato a schiantarsi contro la recinzione di una casa.
In aggiunta, la Procura ha contestato al candidato la presentazione di una richiesta di risarcimento assicurativo prima della conclusione degli accertamenti tecnici. Con Ferretti De Virgilis, anche un’altra persona è stata raggiunta da un’istanza di misura cautelare, con l’accusa di falsa testimonianza. La posizione dei due indagati è ora al vaglio della magistratura, che dovrà valutare la sussistenza dei presupposti per provvedimenti restrittivi. La situazione si complica ulteriormente considerando che Ferretti De Virgilis non è estraneo a simili contestazioni. Da fonti della stampa locale risulta che il suo nome fosse già stato associato in passato a indagini su presunti sinistri simulati e truffe ai danni delle compagnie assicurative, sebbene nessuna sentenza definitiva sia stata emessa a suo carico.
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Il percorso giudiziario e le ripercussioni politiche
L’avvocato Ferretti De Virgilis sarà ascoltato nei prossimi giorni dal GIP Giovanni Caroli per l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale verranno approfondite le accuse e valutati gli elementi raccolti durante le indagini. Solo al termine di questa fase sarà decisa l’eventuale applicazione di una misura cautelare nei confronti dell’indagato. È fondamentale ricordare che, secondo il principio di presunzione di innocenza sancito dall’ordinamento italiano, ogni persona è considerata non colpevole fino all’emissione di una sentenza definitiva.
L’inchiesta giudiziaria si inserisce in un momento particolarmente delicato per la campagna elettorale pugliese, con il voto fissato per il 23 e 24 novembre. Secondo gli ultimi sondaggi diffusi da “la Repubblica” e dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, il candidato del centrosinistra Antonio Decaro appare nettamente favorito, con percentuali che oscillano tra il 61,9% e il 64,4%, mentre Luigi Lobuono, rappresentante del centrodestra, si attesta tra il 33,1% e il 36,1%. Per quanto riguarda le liste, Fratelli d’Italia si colloca come principale forza del centrodestra, mentre il Partito Democratico guida il centrosinistra. La posizione di Ferretti De Virgilis, già segnata da precedenti investigativi, rischia di influenzare il dibattito pubblico e di porre l’attenzione su temi di correttezza politica e trasparenza. Il caso potrebbe avere ripercussioni sulla percezione degli elettori, sebbene i dati attuali mostrino uno scenario già delineato a favore del centrosinistra.