Il monitoraggio dell’INGV e la risposta della Protezione Civile
Tutte le scosse sono state accuratamente monitorate dai centri dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Gli eventi nelle Eolie sono stati seguiti dalla Sala Operativa di Catania, mentre il sisma del Mar Ionio è stato analizzato dalla Sala Sismica di Roma. Gli esperti sottolineano come queste attività rientrino nella normale dinamica tettonica dell’area, dovuta alla convergenza tra la placca africana e quella eurasiatica.
La Protezione Civile ha invitato la popolazione a mantenere alta l’attenzione, anche in assenza di danni evidenti. Le autorità locali, in coordinamento con l’INGV, hanno confermato la continua sorveglianza dei fenomeni tellurici, ricordando l’importanza di seguire le indicazioni di sicurezza anche per scosse leggere o non avvertite.
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Un territorio fragile tra sismicità e vulcani
Le zone interessate, come le Eolie e il basso Mar Ionio, si trovano in un’area in cui sismicità e vulcanismo si intrecciano da millenni. Questa instabilità geologica impone una costante attenzione da parte delle istituzioni e della popolazione. Anche se i movimenti registrati nella notte non hanno avuto conseguenze gravi, il rischio sismico rimane elevato e richiede una cultura della prevenzione ben radicata.