Le parole dell’esperto
Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha spiegato perchè è stata registrata ieri sera una scossa di magnitudo 2.8 nell’area vesuviana: “Si è verificata un po’ a sud nell’asse craterico del Vesuvio e rientra tra quelle dell’edificio vulcanico. È stata solo un po’ più energetica, con una bassa profondità a circa un chilometro, che è stata avvertita in un’area non troppo vasta nonostante la magnitudo. È un evento vulcano-tettonico. Proprio in questi giorni abbiamo effettuato dei controlli dove non abbiamo notato variazioni nella deformazione del suolo, anzi, c’è un lieve rallentamento della subsidenza. Così come per la geochimica abbiamo rilevato temperature e un’emissione di gas molto basso. Questa scossa è dipesa dal vulcano che essendo in lieve subsidenza, questo genera accumulo di stress nelle rocce da cui scaturiscono i terremoti. Ma si tratta di una sismicità che dura da decenni e che rientra nella dinamica del vulcano“. (Continua…)
Quanti terremoti sono stati registrati
Da un bel po’ di tempo ormai, in Campania, la zona dei Campi Flegrei e del vesuviano è in fermento. Dall’inizio dell’anno ad oggi si stima che siano state registrate, solo nella zona del Vesuvio, almeno 1.137 eventi tellurici, per fortuna la maggior parte di questi di bassissima magnitudo e di conseguenza che non hanno provocato danni a cose o persone. La paura dei napoletani però è costante. Essi temono sia per il terremoto che per il Vesuvio.