
Un piccolo aereo privato, carico di professionisti impegnati nella tutela dell’ambiente, si è trasformato in una trappola mortale nei cieli del Pantanal, in Brasile. Il velivolo è precipitato in una zona remota e difficilmente accessibile, lasciando dietro di sé un bilancio pesantissimo: quattro vittime, tra cui l’architetto cinese Kongjian Yu, celebre a livello internazionale per il suo concetto innovativo di “città spugna”.
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Le vittime: architetti e registi uniti dalla sostenibilità
Secondo quanto comunicato dalle autorità brasiliane, oltre a Yu hanno perso la vita i registi Luiz Fernando Feres da Cunha Ferraz e Rubens Crispim Jr., figure note nel panorama cinematografico del Paese, e il pilota Marcelo Pereira de Barros. Il gruppo stava lavorando a un progetto dedicato alla documentazione delle pratiche sostenibili e delle sfide ambientali del Sudamerica. Un viaggio che doveva raccontare soluzioni per il futuro del pianeta, ma che si è concluso con una tragedia senza precedenti.
L’eredità di Kongjian Yu: le città spugna contro il cambiamento climatico
Conosciuto come il “padre” del modello urbanistico delle sponge cities, Kongjian Yu aveva trasformato il concetto di resilienza urbana in un piano concreto, applicato in oltre 250 città del mondo. Il suo approccio, basato su tetti verdi, parchi inondabili, pavimentazioni permeabili e zone umide artificiali, aveva rivoluzionato la gestione delle alluvioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici. A soli 62 anni, Yu era considerato un punto di riferimento imprescindibile per urbanisti e amministrazioni impegnate nella sfida climatica.
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