Un colosso del lusso tra tradizione e innovazione
Fondata nel 1975, la maison Armani si è affermata come uno dei principali protagonisti mondiali della moda, contando oltre 9.000 dipendenti e una presenza che abbraccia settori quali abbigliamento, accessori e hôtellerie. A proposito dell’eredità scrive «Il Corriere»: “Giorgio Armani se n’è andato giovedì 4 settembre 2025 all’età di 91 anni e ha lasciato in eredità a tutti il suo stile, che è un simbolo unico del made in Italy. Poi c’è l’altra eredità, quella più ‘terrena’ e tangibile dei brutali numeri che ci dicono quanto vale il patrimonio: il range è tra gli 11 e i 13 miliardi, 11,5 secondo Forbes. Ma le classifiche lasciano il tempo che trovano perché il gruppo Armani con i suoi 8.700 dipendenti e 2,4 miliardi di fatturato non è quotato in Borsa e dunque non c’è un riscontro diretto di mercato”. Si parla di un patrimonio di 13 miliardi di euro.

La filosofia aziendale si fonda su sobrietà, rigore e continuità
La filosofia aziendale si fonda su sobrietà, rigore e continuità: valori che hanno permesso al marchio di diventare sinonimo di eleganza senza tempo, riconosciuto a livello globale come esempio di eccellenza italiana. Il passaggio generazionale, previsto come graduale, mira a preservare queste caratteristiche e a trasmetterle alle nuove generazioni di manager e creativi. La maison ha saputo affrontare le trasformazioni del settore, introducendo innovazioni senza mai perdere la propria identità. L’attenzione al dettaglio, la qualità dei materiali e la ricerca costante dell’equilibrio tra tradizione e contemporaneità restano i tratti distintivi che caratterizzeranno anche la futura gestione. Con la scomparsa di Giorgio Armani, si apre una nuova fase della storia aziendale. Tuttavia, la via tracciata dallo stilista è chiara: la maison resterà fedele alla sua vocazione all’indipendenza e alla conduzione familiare, proseguendo il percorso di successo che l’ha resa un simbolo del Made in Italy nel mondo.