La guerra imperversa in Ucraina. La Russia ha invaso la nazione, colpendo la capitale di Kiev, la città di Kharkiv e i due porti strategici di Odessa e Mariupol. Oggi, però, potrebbe esserci la svolta definitiva: in Bielorussia si tengono i negoziati tra Russia e Ucraina. Nel frattempo, il giornalista Toni Capuozzo fa un annuncio da brividi sui social. Chi c’è dietro la guerra? In questo articolo vi riportiamo la sua opinione. (Continua dopo la foto…)
La guerra tra Russia e Ucraina
Il conflitto russo-ucraino è iniziato nel febbraio 2014. I principali motivi di scontro sono lo status della Crimea, della regione del Donbass e la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO. Il conflitto è iniziato quando gruppi di soldati russi hanno preso il controllo di una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. La regione è stata in seguito integrata nella Federazione russa il 16 marzo attraverso un referendum molto discusso. Nell’aprile 2014, in seguito alle proteste pubbliche pro-Russia nell’area di Donbass dell’Ucraina sfociate in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi, si sono formate due repubbliche popolari indipendenti, Doneck e Lugansk.
La tensione è tornata a salire di recente, quando il presidente russo Vladimir Putin ha invaso il paese ucraino, colpendo la capitale Kiev, la città di Kharkiv e i due porti strategici di Odessa e Mariupol. Putin ha dichiarato di voler demilitarizzare il paese senza occuparlo. L’azione russa ovviamente è stata condannata dalla Nato e dalla maggior parte degli Stati presenti al suo interno. (Continua dopo la foto…)
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L’annuncio di Toni Capuozzo
Mentre in Bielorussia si tengono i negoziati tra Russia e Ucraina, il giornalista Toni Capuozzo tuona sui social: “Domattina si parlano, in Bielorussia. La regia dell’incontro, discreta, è cinese. Putin non si sarebbe permesso di accendere la minaccia nucleare senza un via libera da Pechino”. Dietro il conflitto russo-ucraino, dunque, ci sarebbe la Cina. Secondo il noto cronista di guerra, la nazione orientale sarebbe “irritata dal coinvolgimento di Taiwan” dal momento che gli Usa avrebbero ottenuto da Taipei la sospensione di rifornimento di semiconduttori alla Russia. “La Cina lo considera un’ingerenza in fatti interni, uno schiaffo alla propria sovranità” – scrive Capuozzo su Facebook – “le escalation nascono da incidenti per caso o vecchie ruggini, dai vicoli ciechi degli invasori e dalle trappole che non si vuole disinnescare”. Il giornalista poi conclude con un messaggio di speranza: “Dobbiamo sperare che quel tavolo, domattina, non traballi”.