Un talento poliedrico tra musica e cinema
A soli 35 anni, Rajvir Jawanda era considerato una delle voci più amate e rispettate della scena musicale punjabi contemporanea. La sua carriera era iniziata con brani di grande successo, che lo avevano portato rapidamente sotto i riflettori, prima di debuttare anche come attore cinematografico.
Il grande pubblico lo ricorda per il suo ruolo nel film “Subedar Joginder Singh” del 2018, in cui interpretava il soldato Bahadur Singh, e per la pellicola “Jind Jaan” del 2019, che lo consacrò come protagonista nel panorama del cinema punjabi. Artista umile, legato alle proprie radici e alle tradizioni locali, Jawanda era molto apprezzato anche per la sua generosità e il rapporto sincero con i fan.


Il dolore dei colleghi e dei fan
La notizia della sua morte ha generato un’ondata di commozione sui social network. Centinaia di messaggi hanno invaso le piattaforme, testimoniando quanto fosse amato in patria e all’estero. Tra i primi a esprimere il proprio dolore c’è stata Neeru Bajwa, attrice e regista canadese, che ha scritto su Instagram:
“È molto doloroso dover dire addio a una persona così gentile. Ho il cuore spezzato per la tragica perdita di una vita così giovane e promettente. Te ne sei andato troppo presto, non ti dimenticherò mai.” Un pensiero condiviso da tantissimi colleghi, che hanno ricordato Jawanda come un esempio di dedizione e autenticità.
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Funerali e commemorazione pubblica
Il Punjab si prepara ora a dare l’ultimo saluto a uno dei suoi artisti più rappresentativi. Le autorità locali stanno valutando l’organizzazione di una cerimonia pubblica per permettere ai fan di rendergli omaggio.
In una terra dove la musica è parte dell’identità collettiva, la morte di Rajvir Jawanda rappresenta non solo la perdita di un artista, ma anche la fine di una promessa che avrebbe potuto dare ancora tanto alla scena culturale indiana.