La tredicesima nasce negli anni 30 come “gratifica natalizia” ed elargizione discrezionale da parte dei datori di lavoro, diventa poi obbligatoria, dapprima per gli impiegati, poi, il 27 ottobre 1946, anche per gli operai dell’industria e infine dal 28 luglio 1960, dopo anni di lotte sindacali, per tutti i lavoratori dipendenti. Da quest’anno per tutti loro c’è una bella notizia: a Natale la cifra sarà più sostanziosa.
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Tredicesima più alta
Grazie alla detassazione dell’ultima mensilità dell’anno, annunciata dal Governo Meloni tra le maggiori novità della delega fiscale la tredicesima subirà un rialzo. Per i lavoratori dipendenti salta l’ipotesi iniziale di una flat tax incrementale: al suo posto si introduce una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Cosa vuol dire? Ci sarà una diminuzione dell’aliquota da 25 a 23%. Meno tasse, più soldi in busta paga. Per esempio chi percepisce 20 mila euro di reddito, lo sgravio sarebbe di 180 euro l’anno, 15 euro al mese. A 28 mila euro si salirebbe a 260 euro l’anno, poco più di 21 euro al mese. A questo, si aggiunge il taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35 mila euro. Di conseguenza, altro incremento delle buste paga. Parliamo di 75 euro netti per chi guadagna 25 mila euro, 108 euro netti mensili per un lavoratore che guadagna 35 mila euro lordi l’anno, stando a quanto riporta Leggo. (continua dopo la foto)
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Le novità introdotte dal DDL per la riforma fiscale
Non è tutto oro ciò che luccica.. Anche se il governo confermerà la decontribuzione, bisognerà aspettare fino a dicembre 2024 per vedere qualche centinaio di euro in più in busta paga. Per capire la fattibilità del progetto, il governo vorrebbe anticipare la novità sulle tredicesime già da quest’anno. Tuttavia al momento la legge di bilancio non ha stanziato i fondi per coprire i costi delle misure, che dovrebbero valere all’incirca 11 miliardi di euro. Ma una soluzione potrebbe esserci: se l’inflazione fosse maggiore del previsto (4,8%), calerebbe il deficit, liberando un altro piccolo spazio nel Bilancio dello Stato. Ed ecco trovati i fondi per aumentare la tredicesima già da quest’anno. Anche i soldi stanziati per i contributi statali come l’assegno unico potrebbero essere utilizzato semmai dovessero avanzare.