Social. Tripandemia, l’allarme preoccupa gli italiani: l’annuncio di Pregliasco. Se il Covid e le sue varianti ormai preoccupano meno, ad allarmare nell’autunno 2022 è la cosiddetta triplendemia. Secondo le analisi di diversi esperti e medici, l’influenza infatti potrebbe avere in alcuni casi conseguenze più gravi a causa dei virus respiratori. A complicare le cose c’è il fatto che la stagione delle virosi respiratorie quest’anno è esplosa in anticipo. E così, in tanti hanno dovuto rinunciare alle vacanze natalizie e sono a letto con febbre e tosse. Ciò non sorprende, perché con la stagione fredda sono tanti i virus circolanti, molti di più di quelli che si possono tenere a distanza con le vaccinazioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tripandemia, l’allarme preoccupa gli italiani: l’annuncio di Pregliasco
Per triplendemia si intende la combinazione del Covid con altri due virus respiratori: influenza classica e Rsv (virus respiratorio sinciziale). La star indiscussa di questo inverno è l’influenza australiana, ma i più fragili devono ancora fare i conti con il Sars CoV-2. Tra i più piccoli, oltre all’influenza, un’altra minaccia viene dal virus respiratorio sinciziale (RSV), un agente molto contagioso che può causare seri problemi all’apparato respiratorio, soprattutto nei bimbi sotto i 2 anni, negli anziani e nei soggetti immunocompromessi. Tutti questi virus danno sintomi molto simili a quelli dell’influenza e cioè febbre o febbricola a esordio improvviso, malessere generale e dolori muscolari, grave spossatezza, cefalea e sintomi respiratori. Secondo Influnet, subito prima di Natale si è registrata una lieve flessione dei casi di sindrome simil-influenzale, che restano tuttavia molto alti, con un’incidenza pari a 15 casi su mille persone. (Continua a leggere dopo la foto)
Il picco sembra ormai superato
Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano, ha commentato così la situazione: “I dati sull’epidemia di influenza confermano un calo complessivo dei casi, quindi, verosimilmente, abbiamo superato un picco importante. Ma è ancora un possibile un rimbalzo”. Le regioni da bollino rosso sono in questo momento Piemonte, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo.
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