La guerra continua: massiccio attacco russo con droni e missili
Nel frattempo, sul campo di battaglia la tensione resta altissima. L’Ucraina ha denunciato un attacco notturno senza precedenti da parte della Russia, che ha lanciato 728 droni e 13 missili, colpendo soprattutto le regioni occidentali del Paese. Secondo l’aeronautica militare ucraina, 711 droni sono stati intercettati, insieme a 7 missili. Ma il bilancio resta pesante, soprattutto nel Donetsk: almeno 3 morti e 11 feriti nelle ultime 24 ore. Lo ha confermato il governatore regionale Vadim Filashkin, aggiungendo che, dall’inizio dell’invasione su vasta scala, oltre 3.300 civili sarebbero stati uccisi nel Donetsk e almeno 7.491 rapiti. Cifre drammatiche che non includono le vittime di Mariupol e Volnovakha, dove l’accesso alle informazioni resta limitato.

Attacco su Lutsk: la città sotto assedio
La città di Lutsk, nel nord-ovest del Paese, è stata anch’essa colpita in quello che i media ucraini definiscono “il più violento attacco aereo dall’inizio dell’invasione”. I droni russi hanno causato incendi e gravi danni a infrastrutture, ma al momento non si registrano vittime. La linea di Trump sembra ora voler tornare su binari più decisi a favore di Kiev. Ma il caso Hegseth e i mancati allineamenti interni alla Casa Bianca evidenziano una catena di comando ancora fragile e un presidente che si ritrova spesso a inseguire, più che a dirigere, le scelte della sua stessa amministrazione.