La giornalista dai “capelli rossi” e la risposta che fa il giro del web
Subito dopo, Trump ha concesso la parola a una cronista seduta in prima fila. “Sì, capelli rossi. Splendidi capelli rossi”, ha detto, indicando la giornalista con un sorriso compiaciuto.
La risposta della cronista, altrettanto ironica, ha spiazzato tutti: “Lo dirò al mio parrucchiere, sarà felicissimo.”
Il botta e risposta ha generato un’ondata di meme e clip virali su X e TikTok, con centinaia di utenti divisi tra chi lo considera un momento di leggerezza e chi lo giudica come l’ennesima dimostrazione del tono poco istituzionale del presidente.
Reporter: “Um, um, um, um…”
— RedWave Press (@RedWave_Press) October 23, 2025
President Trump: “Are you okay?”
Reporter: “Yes..”
President Trump: “"We’re going to lose him. We have some good medical help right over there.” *Points*
*Crowd laughs* pic.twitter.com/ac4S84h37r
Trump calls on a woman reporter: "Yes, red hair. Beautiful red hair. Who are you with?" pic.twitter.com/TpzHD8rq8f
— Aaron Rupar (@atrupar) October 23, 2025
Il ritorno del “vecchio Trump”: sarcasmo, show e provocazioni
Questa conferenza ha confermato che il Trump show è tornato a pieno ritmo. Tra sarcasmo, battute taglienti e gesti teatrali, il presidente ha ribadito la sua strategia mediatica: dominare la scena, anche a costo di trasformare un evento politico in un happening comico.
Non è un caso che, a poche ore dalla diretta, l’hashtag #TrumpPressShow sia balzato tra le tendenze globali, con milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti ironici. Molti analisti ritengono che episodi come questo siano parte di una precisa tattica comunicativa: polarizzare, far discutere, e restare al centro del discorso pubblico.
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Un evento che divide l’America (ancora una volta)
Per alcuni, si è trattato solo di una parentesi divertente, un momento di leggerezza in un contesto politico spesso teso. Per altri, invece, l’ennesima prova di un presidente che fatica a mantenere il tono istituzionale richiesto dal suo ruolo.
Quel che è certo è che Trump, ancora una volta, ha ottenuto ciò che voleva: l’attenzione mediatica totale. La conferenza, che doveva concentrarsi sulla lotta ai trafficanti venezuelani e sulla sicurezza interna, è diventata l’ennesimo episodio virale che consolida la sua immagine di “leader-spettacolo”, capace di dominare la scena anche quando l’argomento principale passa in secondo piano.