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Uccide moglie, figli e sorella: poi il gesto estremo. Strage familiare

L’orrore si propaga: i ritrovamenti nelle altre località

All’interno della casa di Pfullingen, gli agenti hanno rinvenuto i corpi senza vita dell’uomo e della sua seconda moglie di 57 anni, entrambi colpiti da ferite d’arma da fuoco. Accanto ai cadaveri, la polizia ha ritrovato la pistola utilizzata per gli omicidi e per il successivo suicidio del cacciatore. Questo elemento ha rafforzato la convinzione degli investigatori circa la responsabilità esclusiva dell’uomo nella strage familiare.

Le indagini però non si sono fermate qui. Gli agenti si sono spostati verso St. Johann, località dove il 63enne gestiva una attività commerciale. Anche in questo luogo la scena che si è presentata ai soccorritori è stata agghiacciante: giacevano a terra, privi di vita, i due figli dell’uomo, rispettivamente di 27 e 29 anni, nati da una precedente relazione. Anche le loro morti sono state causate da colpi d’arma da fuoco, confermando l’utilizzo della medesima pistola in tutti gli omicidi.

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La sequenza degli eventi ha lasciato sgomenta l’intera regione, mentre la polizia ha avviato una verifica dettagliata sul porto d’armi dell’uomo, una procedura fondamentale per comprendere come abbia potuto accedere e utilizzare l’arma che ha provocato la tragedia. Le prime dichiarazioni delle autorità escludono il coinvolgimento di terzi, sottolineando come l’azione sia stata verosimilmente pianificata ed eseguita in solitudine dal cacciatore.

Secondo la Procura di Tübingen, “la metodicità con cui gli omicidi sono stati eseguiti in diverse località, l’uso di una singola arma da fuoco e il successivo suicidio dell’uomo indicano che egli abbia agito da solo”. Questa dichiarazione contribuisce a delineare il quadro investigativo, pur lasciando aperta la questione più difficile da sciogliere: quella del movente. Le autorità continuano a raccogliere testimonianze e indizi per ricostruire nel dettaglio la cronologia dei fatti e individuare eventuali segnali premonitori che avrebbero potuto far presagire una simile escalation di violenza. L’analisi del contesto familiare e personale dell’uomo, così come i rapporti con le vittime, rappresenta una delle principali priorità per gli inquirenti.

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