Missione navale e copertura aerea americana
Oltre alle forze terrestri, tra le ipotesi c’è anche una missione navale nel Mar Nero con base a Costanza, in Romania, per proteggere i traffici commerciali da e verso Odessa. Le navi avrebbero compiti antisommergibile, contraerei e di bonifica dei fondali dai cacciamine.
Gli Stati Uniti, invece, valutano di garantire a Kiev una copertura aerea con squadroni di F-35 dislocati tra Polonia e Romania, misura che rafforzerebbe la deterrenza contro l’aviazione russa.

Le regole di ingaggio: il nodo più delicato
Uno dei punti centrali resta la definizione delle regole di ingaggio. Zelensky chiede clausole chiare che indichino in quali circostanze scatterebbe l’intervento diretto delle forze alleate. Le esperienze passate in Somalia, Bosnia e Afghanistan hanno dimostrato come l’ambiguità possa compromettere l’efficacia delle missioni internazionali.
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Prospettive future e prossime mosse
Le prossime settimane saranno decisive per capire quale dei tre scenari verrà adottato. Il confronto tra gli alleati NATO prosegue sia sul piano tecnico sia su quello politico, con l’obiettivo di presentare a Kiev garanzie credibili e sostenibili.
Il rischio di escalation resta concreto, ma la definizione di regole trasparenti e la coesione tra le democrazie occidentali saranno determinanti per aprire la strada a un negoziato stabile e duraturo.