
Nelle ultime ore, le diplomazie occidentali hanno accelerato i contatti per definire le future garanzie di sicurezza per l’Ucraina, in vista di un possibile vertice trilaterale con Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, cercando di definire un equilibrio tra il sostegno a Kiev e la necessità di dialogo con Mosca, con l’obiettivo di garantire una pace duratura e stabile nella regione.
Tuttavia, dalle dichiarazioni del presidente Trump, che ha recentemente incontrato dal vivo Putin in un summit in Alaska giudicato da molti osservatori “disastroso”, emergono segnali di una strada ancora irta di difficoltà verso la pace. Il presidente americano ha usato termini che lasciano intravedere una scarsa predisposizione del leader russo a trovare compromessi condivisi, facendo intuire che la costruzione di un’intesa duratura potrebbe richiedere tempi più lunghi e un impegno diplomatico estremamente delicato. La situazione, dunque, resta in bilico tra speranze di dialogo e i reali limiti della volontà negoziale di Mosca.

Yesterday, important talks took place in Washington with the President of the United States and European leaders. This was truly a significant step toward ending the war and ensuring the security of Ukraine and our people. We are already working on the concrete content of the… pic.twitter.com/FXGnQfcdzz
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) August 19, 2025
Le parole di Trump su Putin: cosa si prospetta per l’Ucraina
Nel corso di una recente intervista a FoxNews, Donald Trump ha nuovamente posto Vladimir Putin al centro della questione ucraina, delineando le sue aspettative sugli sviluppi delle prossime settimane. Il presidente americano ha affermato: “Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura”, sottolineando che “è possibile che non voglia raggiungere un accordo: lo scopriremo nelle prossime due settimane”. Con queste parole, Trump evidenzia un clima di incertezza e attesa, lasciando intendere che il peso delle scelte future graverà sulle spalle di Mosca.


La necessità di un incontro tra leader ucraino e russo
Nel suo discorso, Trump si è rivolto direttamente anche a Volodymyr Zelensky, invitandolo alla flessibilità nei futuri colloqui. “Deve fare quello che deve fare” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un approccio aperto e costruttivo da parte ucraina nel dialogo con la controparte russa. “Lasciamo che Putin e Zelensky si vedano – perché sono loro a dover prendere le decisioni”, ha aggiunto, rimarcando la necessità di un confronto diretto tra i due leader per avanzare nei negoziati.
L’atteggiamento di Trump, improntato a un realismo pragmatico, si riflette anche nell’approccio agli alleati europei e alle dinamiche interne della Casa Bianca. Le sue dichiarazioni mirano a spostare la responsabilità di una possibile mancata intesa su Putin, mentre invita l’Ucraina a non irrigidirsi, suggerendo che solo la flessibilità potrà portare a risultati concreti.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva