La nota dell’ospedale e l’identificazione difficile
In una comunicazione ufficiale, l’ospedale aveva spiegato che l’estrema gravità delle condizioni dei due ragazzi aveva reso difficoltosa la loro identificazione immediata. «Nell’incidente motociclistico particolarmente grave che si è verificato a Pisa sono stati coinvolti due minorenni, le cui ferite hanno reso inizialmente difficile la stessa identificazione», si legge nella nota. La struttura ha inoltre dichiarato di collaborare con l’autorità giudiziaria per quanto di propria competenza. Parole che oggi, per la famiglia di Jacopo, suonano amarissime e insufficienti di fronte a un errore che ha segnato per sempre il loro dolore.

Errori rari, ma non impossibili
Episodi come questo sono rarissimi, ma purtroppo non impossibili. Solo pochi giorni fa, un caso analogo si è verificato all’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla, in provincia di Catania, dove le salme di due uomini sono state scambiate al momento della consegna alle famiglie. In quel caso, però, l’ospedale non avrebbe avuto responsabilità dirette: il nulla osta era stato concesso regolarmente e la salma era stata preparata dall’agenzia funebre. L’errore è emerso solo quando la bara è arrivata a casa e i familiari si sono accorti che il defunto non era il loro parente. Storie diverse, stesso esito: un dolore che non avrebbe mai dovuto essere aggravato da un errore umano.