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Vestiti tossici: come riconoscere i tessuti a rischio per la salute e le nuove evidenze scientifiche

Dermatiti, allergie e diagnosi con il patch test

Le reazioni cutanee ai vestiti contaminati possono variare da semplici irritazioni a vere e proprie allergie. Le dermatiti da contatto e le dermatiti allergiche sono le più comuni e colpiscono soprattutto le donne (67,8%) rispetto agli uomini (32,2%).

Per identificare la causa, i dermatologi utilizzano il patch test, applicando sulla pelle campioni di sostanze sospette come nichel, cromo o coloranti. Dopo 48-72 ore, il medico valuta eventuali reazioni per individuare le allergie.
La maggior parte delle dermatiti da abbigliamento è curabile se diagnosticata in tempo. Lavare i capi nuovi prima dell’uso e preferire tessuti certificati riduce notevolmente i rischi.

I “forever chemicals”: l’allarme Pfas

Tra le sostanze più pericolose ci sono i Pfas, noti come “forever chemicals” per la loro capacità di resistere alla degradazione. Secondo la Fnomceo, “solo dopo mille anni la loro concentrazione sul suolo si riduce del 50%”.
Utilizzati per rendere i tessuti impermeabili o antimacchia, i Pfas possono accumularsi nel sangue e nei tessuti umani, con effetti potenzialmente gravi sulla funzione renale e sul sistema immunitario.

Uno studio dell’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente ha evidenziato come i bambini siano particolarmente vulnerabili, con possibili alterazioni ormonali e cardiovascolari.
L’esposizione ai Pfas riguarda non solo capi tecnici, ma anche impermeabili, scarpe sportive e tappezzeria domestica. Il problema è aggravato dal loro impatto ambientale: contaminano acqua e catena alimentare, minacciando la salute pubblica.

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Come difendersi dai vestiti tossici

Proteggersi richiede consapevolezza e attenzione. Gli esperti consigliano di:
leggere sempre le etichette dei capi,
preferire marchi trasparenti e certificati,
evitare abiti a basso costo di dubbia provenienza,
lavare i vestiti nuovi prima di indossarli,
scegliere materiali naturali non trattati chimicamente.

Ridurre gli acquisti impulsivi e orientarsi verso un consumo più responsabile e sostenibile aiuta a tutelare la salute e l’ambiente. Come ricordano gli esperti: “La salute passa anche attraverso le scelte di consumo”.

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