Le analisi del Dna e i nuovi elementi dell’inchiesta
Parallelamente, proseguono gli esami istologici per determinare con precisione le cause del decesso di Anastasia. Gli inquirenti hanno già escluso l’ipotesi di una morte naturale, orientando le indagini verso una morte violenta, probabilmente avvenuta al termine di un inseguimento o a seguito di un estremo tentativo di fuga da parte della vittima. La scena del crimine, immersa nella vegetazione di Villa Pamphili, mostra dettagli che lasciano pochi dubbi sulla gravità dell’aggressione subita.
Il fascicolo, nelle mani della procura di Roma, resta aperto per duplice omicidio volontario. Gli investigatori stanno lavorando per chiarire l’esatto arco temporale degli eventi, anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e dei movimenti dei dispositivi elettronici associati alle vittime e all’indagato. La ricostruzione dettagliata delle ultime ore di Anastasia e Andromeda si rivela fondamentale per definire le responsabilità e il contesto del delitto.
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Dinamica e prove a carico di Kaufmann
Ulteriori elementi raccolti dagli inquirenti suggeriscono che Anastasia potrebbe aver mantenuto uno stato di coscienza per un periodo significativo mentre subiva l’aggressione. Le lesioni sulle gambe sono compatibili con uno strascinamento forzato, rafforzando l’ipotesi che la giovane abbia vissuto parte del suo supplizio in modo lucido. Le testimonianze raccolte nel parco e le immagini delle telecamere di sorveglianza, ora al vaglio degli investigatori, potrebbero fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’evento e sui movimenti dell’indagato nelle ore precedenti al ritrovamento dei corpi.