Il cerchio si stringe attorno al sospettato
Grazie all’identificazione della donna – alta circa un metro e sessanta, carnagione chiara, capelli biondi – e alla diffusione delle immagini dei suoi vistosi tatuaggi, sono arrivate numerose segnalazioni che gli inquirenti stanno vagliando attentamente. Dal confronto con diverse testimonianze raccolte tra i frequentatori della villa, sta emergendo un quadro più nitido: la donna e la bambina vivevano da alcuni giorni all’interno del parco, dove erano state viste in compagnia di un uomo. Alcuni ragazzi e una donna lo avrebbero visto la sera prima del ritrovamento mentre camminava con in braccio un fagotto, a poca distanza da dove è stato poi scoperto il corpo della neonata.

Villa Pamphili, spunta l’ipotesi del parto all’estero
Tra le ipotesi al vaglio, anche quella secondo cui la donna avrebbe partorito all’estero, raggiungendo poi l’Italia da poco tempo, forse a bordo di un autobus. L’autopsia ha confermato che la madre allattava la bambina, ma al momento della morte la piccola aveva lo stomaco completamente vuoto. Il suo corpo, nudo, coperto solo da una busta di plastica e ormai in avanzato stato di decomposizione, sarebbe stato lasciato nel punto del ritrovamento da qualcuno che l’aveva con sé anche dopo la morte della madre. Gli esami istologici potranno chiarire se la donna sia morta per cause naturali. Le autorità non escludono nulla, ma sembra sempre più probabile che la bambina sia rimasta da sola, in balia dell’uomo che era con loro, e che sia stata uccisa nei giorni successivi.