Le possibili risposte dell’Unione Europea
In risposta al presunto attacco, l’Unione Europea ha iniziato a valutare l’adozione di sanzioni mirate e l’implementazione di protocolli di sicurezza più stringenti. Le indagini sono tuttora in corso, ma l’accaduto sta già spingendo le autorità europee a studiare nuovi sistemi di protezione dalle minacce ibride e a rafforzare i meccanismi di backup tecnologico per gli aerei che operano in aree considerate a rischio di interferenze elettroniche.
Il settore dell’aviazione civile si trova ora di fronte alla necessità di rivedere i protocolli di formazione e preparazione dei piloti e degli equipaggi. L’evento che ha coinvolto l’aereo di von der Leyen rappresenta un campanello d’allarme per la comunità internazionale.
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L’importanza della resilienza tecnologica
L’episodio di Plovdiv dimostra quanto sia urgente investire nella resilienza tecnologica delle infrastrutture critiche europee. La crescente dipendenza da tecnologie digitali e satellitari, se non adeguatamente protetta, espone i sistemi a rischi significativi che possono avere ripercussioni non solo sulla sicurezza, ma anche sull’economia e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Le autorità dell’aviazione civile europea stanno già esaminando la possibilità di introdurre sistemi di backup più robusti, capaci di garantire la funzionalità dei voli anche in caso di perdita dei segnali GPS. Inoltre, sono allo studio collaborazioni internazionali per lo scambio di informazioni e buone pratiche nella prevenzione degli attacchi cibernetici e delle interferenze elettroniche. Le indagini sul caso coinvolgono anche organismi sovranazionali come l’Interpol e l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), che stanno raccogliendo dati e testimonianze per ricostruire l’accaduto.