Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, ha annunciato su Facebook una novità inattesa. La donna ha vissuto un dolore tremendo: 18 anni fa ha perso la figlia, scomparsa nel nulla. Da allora cerca disperata un modo per riaverla con sé. Con questo proposito ha dato vita ad una iniziativa, che forse aiuterà Denise, con la speranza che sia ancora viva, a trovare la strada di casa. Sul caso di Denise Pipitone è stata creata una docuserie, presto disponibile sulle piattaforme di streaming.
Caso Denise Pipitone, la madre fa un annuncio inaspettato
Il caso di Denise Pipitone diventerà una docuserie. Lo ha annunciato la madre, Piera Maggio, su Facebook. L’obiettivo è quello di far conoscere a tutto il mondo la storia della figlia, scomparsa a 4 anni il primo settembre del 2004 da Mazara del Vallo. “Prossimamente inizierà una Docuserie di quattro puntate – ha scritto Piera Maggio su Facebook -, che per noi è diretta alla ricerca di Denise, anche alla possibilità di poter coinvolgere più paesi su questa storia, per avere sempre informazioni su nostra figlia. La speranza di avere la possibilità che qualche ragazza possa riconoscersi in Denise, in noi“.
Nel corso degli anni sono state innumerevoli le segnalazioni. Tante volte la madre ha sperato che una ragazza somigliante a Denise fosse proprio la sua piccola. Ma tutti poi si sono rivelati bolle di sapone. Adesso c’è un altro tentativo da parte di Piera Maggio che, attraverso la docuserie, potrebbe raggiungere parti del mondo dove ancora nessuno conosce la storia della piccola Denise.
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Denise Pipitone docuserie: quando esce e dove vederla
La docuserie andrà in onda a marzo in streaming su Discovery+ e poi in prima serata sul canale Nove. Le date esatte non sono state ancora svelate, ma la notizia della docuserie è stata confermata il 18 febbraio da Piera Maggio. La serie è divisa in quattro puntate prodotte da Palomar DOC. La regia è di Vittorio Moroni.
Di cosa parla la serie? Di una terribile vicenda familiare, un’indagine in corso da 18 anni e due genitori che vivono nel tormento da quella giornata estiva del 2004. “Com’è possibile che una bambina scompaia in pieno giorno, sotto lo sguardo di parenti e vicini? E, se qualcuno ha visto, perché tace da quasi vent’anni?”. Si accendono così i primi interrogativi destinati a moltiplicarsi, sempre senza risposta. Piera Maggio non ha perso la speranza: sua figlia deve essere viva.