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Sinisa Mihajlovic, l’ipotesi complottista sulla sua morte

Il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, Claudio Lotito ha parlato di un sospetto che ha sulla morte di Sinisa Mihajlovic. Com’è morto veramente l’ex allenatore? Secondo il senatore c’è un nesso tra la malattia di Mihajlovic e quella di un altro calciatore, Vialli. Lotito sostiene che la causa scatenante possa essere la stessa: di cosa si tratterebbe?

Claudio Lotito ha un sospetto sulla morte di Sinisa Mihajlovic
Claudio Lotito, l'ipotesi complottista sulla morte di Sinisa Mihajlovic

Claudio Lotito, l’ipotesi complottista sulla morte di Sinisa Mihajlovic

L’ex calciatore e allenatore è morto a causa di una leucemia mieloide acuta. Francesca Bonifazi, la dottoressa che l’ha avuto in cura al Sant’Orsola di Bologna, ha spiegato la gravità della situazione di Mihajlovic. L’ex calciatore aveva ricevuto un trapianto di midollo ma “purtroppo in questo caso la malattia è tornata, è stata molto aggressiva ed è stata refrattaria alle cure”, ha dichiarato il medico.

Ma Claudio Lotito ha esposto il suo sospetto quando è uscito dalla camera ardente in Campidoglio. “Bisogna approfondire alcune malattie, mi risulta che anche Vialli stia male, che potrebbero essere legate, ora non voglio fare l’esperto, al tipo di stress, di cure che venivano fatte all’epoca e ai trattamenti che venivano fatti sui campi sportivi. Per esempio, i vaccini servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro”. Secondo Lotito insomma i due calciatori avrebbero sviluppato certe malattie per la stessa causa scatenante: una qualche cura che avrebbero ricevuto entrambi.

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La leucemia nel calcio

Gianluca Vialli però non ha la leucemia: lui combatte contro un tumore al pancreas da 5 anni. Un caso di leucemia (ma di tipo diverso rispetto a quella che ha colpito Mihajlovic) che fece discutere il mondo del calcio è quello di Bruno Beatrice. Il calciatore si era ammalato nel 1985, un anno dopo il ritiro, per una leucemia linfoblastica acuta. Nel 1976 aveva ricevuto un trattamento a base di raggi X per curare una pubalgia cronica.

Anche altri calciatori della Fiorentina, la squadra in cui militava, morirono prematuramente. Fu anche aperto un caso: la procura di Firenze ipotizzò all’epoca il reato di omicidio preterintenzionale nei confronti dell’allenatore dei viola Carlo Mazzone ma i giudici archiviarono l’indagine per prescrizione. La vedova del calciatore dichiarò che c’era stato un trattamento con raggi Roentgen, che aveva scatenato la malattia di Bruno Beatrice.

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