
NEWS TV. Una nuova testimonianza nel caso Liliana Resinovich, ribalta la situazione. La famiglia della donna non ha mai creduto all’opzione suicidio e cerca in tutti i i modi di portare nuove prove in funzione delle loro affermazioni. Ecco quindi che il sedicente amante Claudio Sterpin si scaglia contro gli inquirenti con la sua di versione.

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La famiglia di Liliana Resinovich non crede la suicidio
La famiglia di Liliana Resinovich, la donna trovata morta a Trieste nel gennaio del 2022, non si rassegna e continua la sua lotta. Sostengono, a gran voce e da sempre, che il suicidio non è un opzione che si può prendere in considerazione. “Noi siamo sicuri che qualcuno le abbia fatto del male. Che Liliana sia andata lì per suicidarsi è un po’ difficile da digerire. Son cose che fanno molto male”, ha raccontato il marito Sebastiano Visintin, che non si rassegna all’ipotesi del suicidio, com’è consueto in questi casi, a Quarto Grado.

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Claudio Sterpin e la sua supposizione
Claudio Sterpin, l’amante di Lilliana Resinovich fa un passo in più e crede che la donna non sia stata sequestrata. “Lei è morta il giorno 14 – ha detto al telefono con una giornalista della trasmissione di Rete 4, Quarto Grado – Si tratta di sapere dove è stata tenuta per 20 giorni. Secondo me, secondo come lei è stata trovata, lei non può essere morta dopo il 14 o il 15, massimo il giorno dopo. Primo perché io sono convinto che lei avrebbe fatto di tutto e di più per avvertire me e Sergio (il fratello di lei, ndr). Io dico perfino più me che Sergio. Intanto si autorovinava. A meno che non fosse stata sedata.”
“Lei non è rimasta viva per giorni, perché si sarebbe autolesionata. Nel tentativo di liberarsi. Non è stata costretta, perché non aveva segni di costrizione. Lei è morta, purtroppo per lei, verso le 9.17, fermate sull’orologio suo, quando è successo il patatrac”.

“Liliana Resinovich sarebbe stata uccisa da un sicario“
E quindi secondo Claudio, Liliana sarebbe stata uccisa da un sicario e decide di sfogarsi contro gli inquirenti. “Non so, ma non voglio parlare di Sebastiano. Non ho mai parlato di Sebastiano io – ha chiarito – Lei è stata eliminata da un qualcuno. E io ho detto mettiamola così. Io tutte le cose che ho detto finora, le ho dette spontaneamente, buttate fuori. Ma c’è gente profumatamente pagata per cercare la soluzione e che lo facciano, è un compito non mio. Da quello che so io non è stato fatto niente per cercare nessuna traccia per tanti giorni. Io sono stato quello che in una telefonata di un minuto e mezzo l’ho convinta a correre a casa, prendersi i sacchetti, la bottiglietta d’acqua, il cordino, il sacchetto bianco e nero e correre a suicidarsi. Ma ti rendi conto che bufalona che è questa?”.
Le parole di Claudio hanno scatenato una dura reazione di Sebastiano, che ha affermato in studio: “Per me Claudio è una persona malata. Ogni giorno si inventa qualcosa. Concentriamoci invece su Liliana che non c’è più, non può rispondere a queste cose qua. È inutile che Claudio dica cose che non può dimostrare”.
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