SOCIAL. Daniele Scardina dopo la complessità dell’operazione che ha avuto esito positivo “respira autonomamente”. Anche se può sembrare “poco” dopo tutto quello che ha passato, il fatto che ora sia ancora “in coma indotto ma per adesso le notizie sono positive”, dichiara il suo manager Alessandro Cherchi. Ecco cosa è successo e come sta il “King Toretto”.
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Il 24 Marzo il “King Toretto” doveva salire sul ring
Daniele Scardina, pugile italiano professionista nato a Rozzano nel 1992, è stato colto da un malore improvviso lo scorso martedì pomeriggio. Ecco infatti che quel giorno era in palestra. Aveva boxato tutto il giorno senza problemi, svolto l’intera sessione regolarmente effettuando anche esercizi di scarico una volta concluso quello che sembrava un lavoro di routine. Sono giorni importanti per Daniele, si stava preparando per tornare sul ring ma questa volta bella categoria medio-massimi. Il 24 marzo, avrebbe dovuto combattere contro il belga Cedric Spera. Nessuno avrebbe mai pensato, nel vederlo muoversi e tirare pugni come sempre, che di lì a poco avrebbe rischiato la vita.
Cosa è successo a Daniele Scardina
A spiegare cosa ha provocato l’emorragia cerebrale estesa di Daniele Scardina è Mario Ireneo Sturla, specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della Federazione. “Le due vene a ponte in seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre ematomi sottodurali o emorragie cerebrali”. E ha aggiunto che conseguenze del genere non sono proprie solo della pratica pugilistica e dei traumi subiti per i colpi incassati. “Potrebbe accadere in qualsiasi altro sport”. Il King Toretto quindi perde i sensi e cade al suolo, la tempestività dei soccorsi e l’intervento lo hanno aiutato a salvarsi la vita.
Come sta ora Daniele
“Daniele Scardina respira autonomamente”, dichiara il manager Alessandro Cherchi. Lui stesso raconta di “piccoli miglioramenti” spiegando come sta dopo l’operazione d’urgenza al cervello: “È ancora in coma indotto ma per adesso le notizie sono positive”. La prognosi resta comunque riservata, ma le sue condizioni sono stabili dopo l’operazione al cervello subita per la rimozione di un ematoma sottodurale provocato dalla lesione di due vene a ponte sulla superficie cerebrale. Considerata la gravità della situazione e la complessità dell’operazione il fatto che respiri da solo è un grande passo. Serve attendere e avere pazienza, pregare che tutto proceda nel segno dei “piccoli miglioramenti quotidiani” che il suo manager, Alessandro Cherchi, conferma nel raccontare come sta King Toretto.
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