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Mario Biondo, esplode la bufera dopo la morte: l’indignazione della famiglia

Mario Biondo, esplode la bufera dopo la morte: l’indignazione della famiglia – Mario Biondo è morto nel 2013 a Madrid, all’età di 30 anni. L’uomo si trovava in Spagna, dove inseguiva la carriera di cameraman. La Procura ha subito archiviato il caso come un suicidio, ma le prove che avvalorerebbero l’ipotesi dell’omicidio sono tante. Oggi la vicenda del giovane è raccontata anche attraverso una serie Netflix dal titolo “Le ultime ore di Mario Biondo”, disponibile a partire dal 3 agosto sulla piattaforma streaming. La famiglia del ragazzo ha commentato tale prodotto tv. (Continua dopo le foto)

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Mario Biondo, esplode la bufera dopo la morte: l’indignazione della famiglia

La famiglia non ha mai creduto all’idea del suicidio. “Mario era un ragazzo pieno di vita, ci aveva pagato i biglietti aereo per andarlo a trovare a Madrid. Non si sarebbe mai ucciso”, aveva raccontato tempo fa la madre della vittima. Il corpo del giovane venne trovato privo di vita nella casa di Madrid in cui viveva insieme alla moglie, la conduttrice Tv spagnola Raquel Sánchez Silva. In queste ore i familiari sui social hanno espresso la propria opinione sulla serie tv targata Netflix incentrata sul decesso di Mario Biondo. Parole durissime quelle dei parenti del 30enne. (continua a leggere dopo le foto)

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Per i parenti del 30enne la serie non corrisponde al vero

La famiglia della vittima è molto arrabbiata per come è stata raccontata la morte del ragazzo. Nella serie Netflix infatti è dato per certo il suicidio. Non si parla delle indagini per omicidio, ipotesi in cui invece credono fermamente i familiari di Biondo. Il giovane lavorava nel dietro le quinte di Supervivientes, ossia L’Isola dei Famosi versione spagnola. Proprio lì aveva conosciuto la conduttrice Tv Raquel Sánchez Silva. Ad un anno dal matrimonio, Biondo è stato trovato morto in casa dalla donna delle pulizie. Per le autorità l’uomo si sarebbe impiccato. (continua a leggere dopo le foto)

Mario Biondo, l’indignazione della famiglia per la serie tv

“Quello che è andato in onda su Netflix… Può essere etichettato solo in un modo: come una vile pagliacciata ordita con cattiveria ed in malafede… La negazione più assoluta del giornalismo e del diritto di cronaca… è davvero disgustoso mentire in questo modo così plateale tentando di spacciare delle bugie per oggettiva ricostruzione dei fatti…. tentando di far passare l’idea che le vittime siano dei carnefici e che chi sta lottando per la ricerca della verità sia solo un povero illuso. Ieri è andato in onda il festival della menzogna e dell’ ipocrisia… si pretende di additare gli altri come dei visionari”, sono state le parole di Santina, di Pippo Biondo e dei fratelli di Mario Biondo sui social, riportate da «Caffeina Magazine». Secondo la famiglia della vittima, la serie tv non rappresenterebbe la verità dei fatti.

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