Massimo Segre Cristina Seymandi scandalo. L’ex coppia è finita in un vero e proprio vortice. Tutto è iniziato quando Massimo Segre, durante la festa per l’annuncio delle nozze, ha deciso di rivelare tutti i presunti tradimenti della sua compagna. Da quel momento i due sono stati travolti da un ciclone. Adesso sarebbero spuntate le prove del presunto scandalo che li vede coinvolti. (Continua…)
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La vicenda di Massimo Segre e Cristina Seymandi
Da qualche settimana Massimo Segre e Cristina Seymandi sono sulla bocca di tutti. Durante la festa per l’annuncio delle nozze, il noto commercialista e banchiere ha deciso di lasciare a bocca aperta gli invitati, rivelando i presunti tradimenti della sua compagna. Il suo monologo è stato registrato ed è finito in rete, diventando virale. La coppia è stata travolta da un vero e proprio vortice. Dopo le accuse i due sono finiti in tribunale e la vicenda si prospetta ancora molto lunga. (Continua…)
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Massimo Segre e Cristina Seymandi, lo scandalo che li vede coinvolti
Oltre ai presunti tradimenti di Cristina Seymandi, Massimo Segre e la ex compagna sono finiti in un altro scandalo. Dal conto della coppia, infatti, ci sarebbe una transazione sospetta, risalente al marzo del 2021. Il trasferimento di denaro sarebbe di circa 680 mila euro dal conto in comune a quello privato della donna. Secondo l’avvocato della donna, il passaggio di denaro sarebbe stato autorizzato dal bancario. Diversa, invece, la posizione di Segre. (Continua…)
Le prove dello scandalo
Adesso, però, spuntano anche le prove dello scandalo che vede coinvolti Massimo Segre e Cristina Seymandi. Come riporta il Corriere della Sera, il bancario avrebbe scritto “Ok, va bene” pochi istanti dopo aver ricevuto sul proprio smartphone la quietanza che provava il trasferimento di 680 mila euro dal conto che aveva in comune con la compagna a quello privato della donna. Tale messaggio è agli atti del procedimento civile innescato da Segre nei confronti dell’ex compagna. Il bancario ha chiesto di congelare con urgenza la somma, chiedendone la restituzione perché, a suo dire, sarebbe stata ricevuta impropriamente .