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Stupro di Palermo, cosa ha fatto il minorenne dopo la violenza: la scoperta choc

Le indagini hanno rivelato nuovi inquietanti dettagli che riguardano la vicenda dello stupro di gruppo a Palermo. Una banda di sette ragazzi, tra i 18 e i 23 anni hanno violentato una 19enne che ha denunciato tutto alla polizia. Tra gli aggressori, anche un minore che ha compiuto la maggiore età dopo l’arresto. Il ragazzo è stato scarcerato per andare in comunità. Tuttavia, gli inquirenti hanno scoperto dei dettagli raccapriccianti per i quali il ragazzo, minorenne all’epoca dei fatti, è tornato immediatamente in prigione. (Continua dopo le foto)

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Stupro di Palermo, il minorenne torna in carcere

Lo scorso sabato, il magistrato aveva affidato il ragazzo dopo la sua confessione, a una comunità, sostenendo che avesse compiuto una “rivisitazione critica” del suo comportamento. Tuttavia le indagini compiute in questi giorni hanno evidenziato nuovi elementi che hanno peggiorato la posizione del giovane. Il ragazzo quindi, dopo neanche una settimana, è tornato in prigione. Cosa hanno scoperto gli inquirenti? (Continua dopo le foto)

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Cos’ha fatto il minorenne dopo lo stupro

Mentre si trovava in comunità, il ragazzo ha girato una serie di video, postati su TikTok, violando le prescrizioni del magistrato, in cui si vantava dei messaggi ricevuti da diverse fan. Ma questa non è la parte peggiore. Gli inquirenti hanno reperito dei messaggi che il ragazzo ha mandato ad un amico subito dopo l’aggressione. Ciò che il ragazzo dice è agghiacciante. Il gip ha quindi preso un importante provvedimento: il ragazzo torna in carcere. “Tali nuovi e sopraggiunti elementi investigativi tratteggiano la personalità di un giovane che lungi dall’aver avviato un percorso di consapevolezza del gravissimo reato commesso avendo ottenuto condizioni di maggiore libertà con l’inserimento in comunità ha continuato a utilizzare il telefono cellulare o altro dispositivo informatico per vantarsi delle sue gesta e per manifestare adesione ai modelli comportamentali criminali”, ha spiegato il gip. Cosa ha fatto di preciso il minore? (Continua dopo le foto)

Raccapriccianti chat del minore

Dopo lo stupro, il ragazzo avrebbe mandato un messaggio vocale ad un amico spiegando cosa era successo. Le parole che usa sono agghiaccianti. “Lei si è sentita male ed è svenuta più di una volta, troppi cianchi (troppe risate) cumpà . Troppo forte. Manco a canuscievo (non la conoscevo), siamo stati con lei in sette”, spiega il ragazzo, divertito da quanto successo. Mentre era in comunità invece, il minore ha usato TikTok: il giovane è ben lontano dalla comprensione della gravità della violenza. Ha pubblicato alcune immagini che sono la prova di ciò. “Chi si mette contro di me si mette contro la morte”, oppure: “Le cose belle si fanno con gli amici”. Poi si è vantato di tutte le ragazze che lo hanno contattato. “Sto ricevendo tanti messaggi in privato da ragazze, ma come faccio a uscire con voi, siete troppe”, ha scritto. “Mi piace trasgredire”, ha scritto. E per lui è scattato subito il provvedimento.

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